ANGELELLI, Massimiliano
Mario Barsali
Nato a Bologna il 28 ag. 1775, dal marchese Giuseppe Maria e da Teresa Malaspina di Lunigiana, seguì gli studi secondari nel Collegio dei nobili di Modena - allora [...] incaricata di ricorrere a Pio VI contro la riforma economica di Bologna del 25 ott. 1780, era stato nominato , del 1842 -; la prosa è di schietta osservanza purista e classicista.
Più volte consigliere del Comune, ebbe anche altri incarichi ...
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BATTAGLI, Marco
Ottavio Banti
Nacque a Rimini, nella contrada di S. Agnese, nel primo decennio del sec. XIV, da Pietro, di famiglia oriunda da Borgazzano che si era inurbata nella seconda metà del sec. [...] , dopo essere stato per qualche tempo preposto della chiesa di Carpentras e quindi cappellano apostolico di papa Giovanni XXII di lui attestano che egli prese parte alla vita politica della sua città ove fu eletto più volte a far parte del Consiglio ...
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PIAZZA, Antonio
Anselm Gerhard
Vincenzina C. Ottomano
Letterato e giornalista, spesso confuso con l’omonimo romanziere veneziano nato nel 1742 e morto nel 1825. Nacque a Brescia nel 1795.
Figlio di [...] che sia stato proprio Maffei, allora impiegato presso lo stesso tribunale e socio onorario dell’Ateneo di Brescia, a domanda» il 18 marzo 1866. Nel 1868, in qualità diconsigliere dell’Istituto, pubblicò il discorso Per la solenne inaugurazione del ...
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CESI, Panfilio
Marco Palma
Nacque a Cascia, probabilmente nei primi anni del sec. XVII, da Pietro originario del territorio di Todi. Era il maggiore di quattro fratelli, Antonio, Onofrio e Carlo, quest'ultimo, [...] , pp. 96 s.) il C. sarebbe stato figlio di un Pietro, originario del territorio di Todi, rifugiatosi a Cascia dopo aver commesso un una cattedra nel seminario diocesano, ma il Consiglio municipale lo pregò di rimanere a Cascia non essendosi trovato l' ...
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CAMBIAGO (Cambiagus, de Cambiago), Cristoforo
Guglielmo Gorni
Figlio di Giacomo, nacque a Milano nella prima metà del sec. XV. Fu allievo di Francesco Filelfo, che in una lettera del 27 giugno 1467 [...] " e la "disperata" di cui secondo l'Arisi, il C. sarebbe stato autore, contenuti in un ; G. Giulini, Mem. spettanti alla storia... di Milano, VI, Milano 1857, pp. 593, 606; E. Lazzeroni, Il Consiglio segreto o Senato sforzesco, in Atti e mem ...
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ALEARDI, Lodovico
Alberto Asor Rosa
Letterato vicentino del sec. XVII; si conoscono pochissimi dati sulla sua vita.
Nel 1609 lasciò Vicenza per andare in Dalmazia e in Levante col conte Giacomo di Collalto, [...] che non si tratti di una svista e non si debba leggere 1651).Entrò nel Maggior Consiglio della città di Vicenza il 31 dic. di F. Cavalli, Padova 1615; ed egli fece anche gli argomenti in ottava rima ai canti dello Stato della Chiesa liberato di G ...
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Scrittore e giornalista italiano (Napoli 1902 - Roma 1973), si è occupato di critica letteraria (Edoardo Scarfoglio ed altri studi romantici, 1932; Umanità di Leopardi, 1934; Studi di poesia, 1934; Antologia [...] fu redattore capo (anche con lo pseudonimo di Babeuf) del quotidiano monarchico Italia Nuova di Roma; direttore del Risorgimento di Napoli (1948-51), della stessa tendenza, e infine del Mezzogiorno (1953-54). È stato deputato al parlamento (1948-53). ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...