canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] 70 parole in rima, 8 finiscono con due vocali (-ùi, -ìa, -èi), 50 con due vocali che comprendono una consonante (-ore, -ire, -ede, -ale, -ati, ecc.), 2 con una consonante forte (-etto, vv. 15 e 19), 10 con una nasale più una muta (-ente, -ende, -ando ...
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alfabetizzazione
Lucio Pagnoncelli
Un apprendimento che non finisce mai
Con la parola alfabetizzazione si intende l'insegnamento e l'apprendimento delle abilità minime della comunicazione scritta: leggere, [...] , però, è applicabile in senso proprio solo alle scritture con un alfabeto, in cui cioè a ogni segno (vocale o consonante) corrisponde un determinato suono, ed è riferibile ad altri tipi di scrittura solo per analogia. Quando non si è alfabeti ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] ); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il, i film). Tra i nomi maschili in -a alcuni fanno il p. in -i (poema-poemi), altri sono invariabili (il ...
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LADINI
Carlo Battisti
. Nei suoi memorabili Saggi ladini (in Archivio glottologico italiano, I, 1873), G. I. Ascoli indicò con questo nome i tre gruppi dialettali neolatini congiunti da vincoli di peculiare [...] due secoli documentabile nei Grigioni o nell'Alto Adige. Viceversa sono ancora meno probative le fasi di conservazione di l dopo consonante (pl, bl), che perdura ancora nel sec. XIII nei dialetti della Pianura padana o quella di s finale, di cui nel ...
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Grazzini, Antonfrancesco
Sandra Carapezza
Nato a Firenze nel 1505 e ivi morto nel 1584, G., detto il Lasca, trascorre tutta la vita nella città natale dove fonda, nel 1540, l’Accademia degli umidi che [...] , lo raggira e minaccia l’intervento dei suoi parenti (la minaccia che si compie nel caso del frate decameroniano dal nome consonante, Alberto, nella novella IV ii). Il frate riporta la pace nella coppia, naturalmente in combutta con la moglie, della ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] :
(a) l’➔imperativo affermativo:
(1) consèrvalo; regàlaglielo; prèndiglielo
Si noti che con imperativi monosillabici la consonante iniziale del pronome si rafforza per effetto del ➔ raddoppiamento sintattico:
(2) dagli [ˈdaλːi]; dammi; dillo ...
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Libicocco
Vincenzo Presta
Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 121, XXII 70-72); quinto dei dieci scelti da Malacoda e mandati a ispezionare in giro lungo l'argine sinistro; è il primo [...] di questo diavolo, insofferente più degli altri (Troppo avem sofferto, esclama infatti). Questa lezione risulterebbe lessicalmente consonante ai nomi (Bilicozzo, Biccicocco) rinvenuti dal Torraca in documenti fiorentini e toscani del tempo di Dante ...
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Linguistica
Fenomeno articolatorio in cui due parti mobili (o una mobile e una fissa) dell’apparato di fonazione vengono a contatto provocando un’ostruzione perfetta alla corrente d’aria che passa per [...] (tipo ap, ab ecc.), si ha invece l’implosione (per cui queste occlusive sono dette anche implosive). Tutte le consonanti occlusive sono articolate con il velo del palato sollevato e addossato alle pareti della faringe superiore in modo da ostruire la ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] e -ae del g. singolare possono indicare anche lo stato in luogo, perché l’antica desinenza di locativo -i (nei temi in consonante è divenuto -e, che è una desinenza di ablativo della 3ª declinazione; in quelli in -o-, attraverso -oi, -ei, è divenuto ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] regolarità, soprattutto nei testi atestini, è la seguente: sono puntuate le vocali iniziali di parola o di sillaba e le consonanti finali di parola e di sillaba, ivi compreso .i. ed .u. secondo elemento di dittongo. Si è potuto individuare, inoltre ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...