In fonetica, detto di articolazione ottenuta mediante l’intervento delle parti mobili della mesofaringe o dell’ipofaringe. In tale articolazione il canale della faringe, specialmente nella sua parte mediana, [...] decorso forzato con particolari effetti acustici, come di voce strozzata. Le consonanti f. sono sconosciute all’italiano, che non possiede consonanti più arretrate delle velari (k, ġ, ṅ). Le fricative f. sorda e sonora si trovano invece in arabo e in ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) che non possono (a differenza delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell’espressione ...
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In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari [...] erre moscia); v. multiple (come l’r it., consistente in più vibrazioni) e v. semplici; v. sonore (come l’r it., accompagnata da vibrazioni delle corde vocali) e v. sorde; v. pure (come l’r italiana) e v. fricative (come ř del ceco, simile a řʃ). ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] naturali.
Ogni lingua possiede suoni vocalici (➔ vocali), mentre tra le ➔ consonanti più diffuse si trovano le occlusive sorde [p t k], le fricative [f s] e le nasali [m n]. Le fricative e le nasali sono dotate di intrinseca udibilità, tant’è vero ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] sia più sentito come tale (ad es., ri[z]altare).
L’opposizione si neutralizza anche quando la fricativa è in nesso con una successiva consonante, per assimilazione con la sonorità di quest’ultima ([z]badigliare, [s]pellare). Si osservi che la sorda ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] gorgia toscana e la resa come fricative delle affricate sia in bacio e pigione (dove le fricative rappresentavano l’esito originario; ➔ TAC) sono ormai accettate (e quasi tutte le consonanti possono comparire in tale posizione) e sono ammissibili sia ...
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Musica elettronica ed elettronica musicale
Lorenzo Seno
A partire dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda guerra mondiale, grazie alla diffusione dell’elettricità e dell’elettronica, fanno la loro [...] nesso tra note e parlato: le vocali sono infatti suoni intonati mentre le consonanti (specialmente quelle sorde) sono transitori o suoni a spettro continuo (alcune fricative, le sibilanti). La musica europea, e non solo europea, fino al Novecento è ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] all’una o all’altra categoria. Si pensi per esempio alle consonanti prodotte con articolazione aperta, ovvero alle approssimanti dell’italiano [j] esistono le approssimanti [w] o [ɯ], oppure le fricative [ʍ ɣ].
A partire da questi quattro punti è ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] .
Nel settore del consonantismo può cambiare il modo di articolazione, secondo il quale si distinguono consonanti occlusive, fricative, affricate, laterali, vibranti, nasali (➔ fonetica); avremo dunque fenomeni di:
(a) ➔ spirantizzazione quando un ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] articolo determinativo maschile il a prescindere dalla consonante seguente (il zio).
Il dialetto aretino b[ɔ]no → b[o]no); e le affricate sono realizzate come fricative anche dopo pausa ([ʃ]inema «cinema», [ʒ]ente «gente»). Nella morfologia nominale ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
fricativo
agg. [dall’ingl. fricative, der. del lat. fricare «strofinare»]. – In fonetica, consonante f. (o assol. fricativa s. f.), ogni consonante la cui articolazione richiede non una chiusura momentanea (come nelle esplosive), ma solo un...