In fonetica, si dice di suono prodotto dallo stesso organo. Consonanti o. Quelle che, pur distinguendosi tra loro per altri caratteri, hanno un identico punto d’articolazione (per es., p, b, m, tutt’e [...] tre bilabiali). Stretta o. Nelle affricate, la stretta che succede all’occlusione (per es., nella z sorda ‹z=ts›, l’articolazione alveolare fricativa ‹s› che segue immediatamente a quella occlusiva pure alveolare ‹t›). ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] la fricativa corrispondente all'occlusiva k.
c) Occlusivo-fricative o affricate sono la ch palatale e la y dopo l o n. lumbu, lom0; palumbu, palomo; ora la vocalizzazione d'una delle consonanti: ct diviene yt e poi ch: factu, feyto, hecho; lectu ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] tenui con chiusura della glottide, frequenti del pari sono le affricate e fra di esse le serie s e š si incontrano le più ricche di consonanti del mondo; il Jakovlev ha riscontrato nel circasso circa 90 consonanti differenti. Al contrario, il ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] la lettera dal suono di cui è simbolo, e confondendo sotto una denominazione unica le consonanti aspirate (p. es. ph, bh, th, dh), le spiranti (quali f, þ, ted. ch), le affricate (z = ts e pf) e la semplice aspirazione (h). E poi il concetto che noi ...
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UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] e ṣ e forse t′ š, ṭö che dovevano essere delle affricate. Si nota la mancanza delle sonore e aspirate originarie, ma le casi alcune sono primarie, generalmente formate da una sola consonante, ed altre secondarie formate o da un suffisso di ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] delle occlusive intervocaliche, e la fricativizzazione delle affricate palatali intervocaliche: la hasa o la khasa l'introduzione di forme terminanti in consonante o addirittura in gruppi di consonanti) ma soprattutto morfologiche (struttura del ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] punto di vista segmentale, l’italiano è ricco di ➔ affricate (quasi assenti in francese, salvo che in prestiti e (e una delle poche in Europa) ad avere una distinzione tra consonanti brevi e lunghe (tradizionalmente, tra semplici e doppie): caro è ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , a dispetto di quanto appena notato, tra le consonanti rafforzate quelle che tendono ad accorciarsi di meno, in termini di misurabilità acustica, sono proprio le affricate dentali [ʦ ʣ]. Caratteristicamente discordante dallo standard è anche il ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] sordi e quelli a destra i sonori (nasali, polivibranti, laterali e approssimanti sono consonanti sonore per natura; insieme formano la classe delle sonoranti).
Le ➔ affricate sono fonemi singoli e non nessi di un’occlusiva seguita da una fricativa ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] (➔ fonetica storica, § 2.2). La ➔ spirantizzazione delle affricate palatali intervocaliche, che ha provocato appunto la ➔ rianalisi dei L’altro è quando inanzi a queste tai lettere vi fosse consonante et non vocale, come è in fianco, forche, spargo, ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...