VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] che
e vale il teorema di commutazione
14. Derivate rispetto a un punto. - Si consideri un punto Q o unvettore u, funzioni diun altro punto P: cioè le coordinate dei primi siano funzioni derivabili delle coordinatedi P. Dando a P lo spostamento ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] di elementi di K definite a meno diun fattore di proporzionalità (le x0, ..., xn si chiamano coordinate proiettive omogenee del punto ξ); b) un sottospazio di S è un propriamente euclideo si può definire la norma diunvettore v come ∥ν∥ = √‾‾‾‾‾(ν,ν ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] PQ è il prototipo di una classe di enti geometrici chiamati vettori controvarianti. In generale un insieme di N quantità vi associate a un punto P rappresentano le componenti diunvettore controvariante se in un cambiamento dicoordinate esse si ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] segue studieremo insiemi di funzioni meromorfe su un dominio di C. Denotiamo le coordinatedi C, cioè la p) è una funzione razionale di t, q, p e diunvettore v che parametrizza il sistema SJ(v), tale che HJ(v, t, q, p) è un polinomio di q, p e v (i ...
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Matematica
Ana Millán Gasca
(XXII, p. 257; App. II, ii, p. 276; III, ii, p. 44; IV, ii, p. 414)
Nella voce matematica pubblicata nel vol. XXII della Enciclopedia Italiana, l'etimologia greca della parola [...] , p. 335; cerchio, IX, p. 781; coordinate, XI, p. 294; curve, XII, p. , XXV, p. 31; punto, XXVIII, p. 548; superficie, XXXIII, p. 1; vettore, XXXV, p. 276; e nelle Appendici: frattali (V, ii, p. 329); gruppo Un esempio attuale diun programma di ...
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Giochi, teoria dei
Roberto Lucchetti
Ogni essere vivente, quando deve prendere delle decisioni, lo fa sempre in modo interattivo: il risultato delle sue scelte, e quindi la sua soddisfazione, dipendono [...] della spartizione proposta. Prima di passare alla definizione di altri concetti di soluzione, vale la pena accennare che, nel caso TU, l'appartenenza diunvettore al nucleo si esprime con un numero finito di disuguaglianze lineari e quindi la ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] . Si consideri su S una metrica riemanniana compatibile con la struttura complessa di S (cioè una metrica nella quale la rotazione di 90° diunvettore tangente complesso coincida con la moltiplicazione per i). La decomposizione in pantaloni fornisce ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Geometria differenziale
Jeremy Gray
Geometria differenziale
La geometria differenziale è lo studio dei problemi geometrici mediante i metodi [...] sistemi dicoordinate, dando origine a una fiorente teoria, anche se tecnicamente molto complessa, di quelli che venivano detti gli 'invarianti differenziali'.
L'idea originale di Levi-Civita fu quella di definire il trasporto parallelo diunvettore ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] problema: data un'azione diun gruppo algebrico G su una varietà affine V con anello dicoordinate A tale diun gruppo complesso G, un sottogruppo compatto massimale K di G e una metrica K invariante su V, essi provano che la lunghezza diunvettore ...
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BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] dichiarato di trattare i vettori con i vettori, senza far ricorso alle coordinate, e di introdurli di quella basilare omografia che è costituita dalla derivata diunvettore rispetto a un punto e che apre di colpo a questa teoria un campo di ...
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coordinata
s. f. [part. pass. femm. di coordinare]. – Ciascuno degli enti geometrici e matematici (lunghezze, angoli e sim.) atti a individuare un punto su una linea, nel piano o nello spazio; anche, ciascuno dei numeri che rappresentano tali...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...