Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] o prima frequenza armonica (F0) (➔ curva melodica; ➔ fonetica acustica, nozioni e termini di; ➔ prosodia).
La vibrazione delle cordevocali che genera la F0, e quindi l’intonazione percepita, è il risultato del passaggio dell’aria emessa dai polmoni ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] , fenomeni).
Organo generatore può anche essere la laringe, struttura cartilaginea entro la quale si trovano le pliche (o corde) vocali, dalla cui disposizione dipende che i foni siano sordi o sonori. La laringe può essere chiusa per l’accostamento ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] come altezza tonale e corrispondente al numero di aperture e chiusure della glottide (area compresa tra le pliche, o corde, vocali) durante il passaggio dell’aria fonatoria; la durata, dovuta al tempo impiegato a compiere il gesto articolatorio e ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] e ➔ intonazione sono riconducibili allo stesso fenomeno fisico. Si tratta della variazione della frequenza di vibrazione delle cordevocali (o frequenza fondamentale o F0), che si sviluppa lungo l’intera durata dell’enunciazione di una catena fonica ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] .), nate plausibilmente dallo spostamento sull’asse spaziale di un fenomeno acustico e articolatorio (la frequenza delle vibrazioni delle cordevocali), forse per osservazione del movimento della testa dei cantanti verso l’alto o verso il basso (con ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] è comunque sempre ristretto rispetto al numero dei suoni producibili (p. 9)
(e) le relazioni di condizione:
(21) se le cordevocali, fibre elastiche poste ai bordi della laringe, restano inerti in fase di espirazione, si realizzano suoni sordi (p. 10 ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] lo più proveniente dai polmoni, e della sua modificazione a livello della laringe mediante l’azione delle pliche (o corde) vocali. Le vibrazioni periodiche delle pliche, con il loro alternarsi di chiusure e aperture, lasciano fluire l’aria a impulsi ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] in Hz.
Nei suoni del parlato, la F0 è determinata dalla velocità di vibrazione delle cordevocali: quanto maggiore è la velocità con cui le cordevocali oscillano, tanto maggiori sono la F0 dell’onda sonora complessa prodotta e l’altezza tonale ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] 250 e 350 Hz per una voce di bambino. Tali differenze sono dovute alla diversa lunghezza e al diverso spessore delle cordevocali, più lunghe e spesse nell’uomo, più corte e sottili nella donna, ancora più corte nel bambino. Per quanto riguarda le ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] sincronismo tra diaframma laringale ed epilaringeo: nel passaggio da un suono sonoro a uno sordo, le pliche (o corde) vocali, per inerzia, possono continuare a vibrare sonorizzando parte del fono successivo. Tale modificazione non determina in genere ...
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corda
còrda s. f. [lat. chŏrda, dal gr. χορδή «corda di minugia», poi «corda» in genere]. – 1. Organo flessibile, formato di fibre vegetali o di fili metallici ritorti insieme e avvolti in spire di torsione gli uni sugli altri, atto a sopportare...
vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo;...