LUCA di Giovanni da Siena
Simona Moretti
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore attivo a Firenze e a Orvieto nella seconda metà del XIV secolo; figlio di Giovanni, molto probabilmente [...] Tra gli angeli musici destinati alla facciata di S. Maria del Fiore, quello con la ribeca e l'altro con la cornamusa (oggi Firenze, Museo dell'Opera del duomo) sono apparsi connotati da caratteri senesi e ciò ha permesso di assegnare le due sculture ...
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ANTEGNATI, Giovanni Battista
Riccardo Allorto
Nacque presumibilmente a Brescia verso la fine del 1500, figlio di Bartolomeo. Ripresa dal 1530 l'attività paterna dell'arte organaria, che l'A. aveva seguito [...] superato dai suoi discendenti.
Raro era infatti negli organi italiani antichi il flauto in unissono al principale; quanto alla cornamusa - che è un'ancia della famiglia dei regali -, è la prima prova certa dell'introduzione di questo registro negli ...
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CIPRI, Giovanni
Oscar Mischiati
Nacque a Finale Emilia (Modena) nei primi anni del secolo XVI da Giuliano (nel 1536 già morto). Nei documenti il cognome è variamente indicato: accanto alle forme latine [...] flauto unisono al principale). Dei tutto peculiare ai Cipri è il frequente impiego di registri ad ancia:, i tromboni per Carpi (duomo), la cornamusa aggiunta a Rovigo (S. Francesco) e Bologna (S. Martino), le trombe a Bologna (SS. Trinità), infine la ...
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CASCELLA, Basilio
Silvana Palmerio
Nacque a Pescara il 1° ott. 1860 da Francesco Paolo, sarto, e da Marianna Siciliano. Passò la prima infanzia ad Ortona a Mare. Quindicenne si recò a Roma e, per interessamento [...] a Milano all'Esposizione triennale dell'Accademia di Brera nel 1894.
Un soggetto arcadico - pastore che al suono della cornamusa addormenta la sua donna - si stempera in una sorta di sogno classicheggiante gremito di nudi femminili. Vi confluivano le ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] dubbio considerato come un tipo perfeziqnato di zampogna; è probabile che l'A. si sia ispirato ad un tipo di cornamusa veduto in Serbia. Del resto, lo stesso Teseo Ambrogio lascia intendere che si tratti del perfezionamento di strumento preesistente ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] , p. 182).
Agli anni romani risalgono anche il Giovane violinista (Madison, Chazen Museum of art) e il Giovane suonatore di cornamusa (Bonhams, London, 4 July 2007, lot. 4), di un naturalismo rigoroso, ma declinato in chiave intimista ed emotiva, Le ...
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TODINI, Michele
Patrizio Barbieri
– Nato a Saluzzo, nel Ducato di Savoia, fu battezzato il 24 maggio 1616. Nulla è noto riguardo ai genitori.
Giunto a Roma verso il 1636, si distinse rapidamente nel [...] lignee di Galatea e Polifemo, quest’ultimo rappresentato nell’atto di suonare una «sordellina o musetta» (specie di cornamusa; p. 6), i cui meccanismi venivano azionati tramite la tastiera di un sontuoso clavicembalo. Di tale gruppo, sfarzosamente ...
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PIZZETTI, Ildebrando
Fiamma Nicolodi
PIZZETTI, Ildebrando. – Nacque a Parma il 20 settembre 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava, primo di cinque fratelli, di [...] modo frigio per ottave, quarte e quinte vuote che si muovono parallelamente: i critici vi ravvisarono chi il «timbro della cornamusa» (Gatti, 1954, p. 83), chi un «ambiente pastorale» (Damerini, 1966, p. 16). La melodia vocale, esente da quadrature ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] . Tutta una fitta serie di rimandi si istituisce fra pastore e villano: come quello anche Berna fa testamento; alla "cornamusa" del pastore corrisponde il "cetarino" appeso pateticamente a un albero; e all'epitaffio del pastore fa eco il gustoso ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] Kunsthistorisches Museum), la Venere accovacciata, l'Ercole con la mazza, il Cristo alla colonna, il piccolo Suonatore di cornamusa, il Nano Morgante sul drago (tutti al Museo nazionale), il Centauro che rapisce Deianira (Parigi, Louvre, e Huntington ...
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cornamusa
cornamuṡa s. f. [dal fr. ant. cornemuse, der. di cornemuser «suonare la cornamusa», comp. di corner «suonare il corno» e muse «cornamusa»]. – Strumento a fiato d’uso campagnolo, costituito da una o più canne con imboccatura ad ancia...
cornamusare
cornamuṡare v. intr. [dal fr. ant. cornemuser] (aus. avere), ant. – Suonare la cornamusa; fig., parlare o sparlare di qualcuno: chi mi cornamusa a le spalle? (Aretino).