MANUNTA, Ugo
Maddalena Carli
Nacque a Cagliari il 13 luglio 1902, da Ernesto e da Virginia Rais. Giovanissimo si trasferì a Torino e cominciò a collaborare a Il Popolo d'Italia, dando avvio a un'articolata [...] promotore di un sindacalismo alternativo non solo al liberismo e al capitalismo, ma anche alle derive stataliste del corporativismo imperante negli enti pubblici, primo tra tutti l'Istituto per la ricostruzione industriale (IRI).
Nella seconda metà ...
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CROSARA, Adolfo Aldo
Massimo Finoia
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1899 da Adolfò e da Margherita De Angelis. Laureatosi in giurisprudenza presso l'università di Padova, si dedicò alla ricerca scientifica, [...] lo scrittore più rappresentativo fra coloro che cercarono di inserire l'economia corporativa nella vecchia dottrina del corporativismo cattolico in contrapposizione alla corrente laica, il cui massimo rappresentante è Ugo Spirito, che ne identificò i ...
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CINI, Vittorio
Maurizio Reberschak
Nacque a Ferrara il 20 febbr. 1885 da Giorgio ed Eugenia Berti. Completate le scuole secondarie a Venezia, nel 1903 egli si recò a St. Gallen, in Svizzera, per un [...] Cam. dei sen., leg. XXIX, pp. 1023-1024 e 1026). Il discorso provocò la reazione dei diversi schieramenti di "corporativisti": significativa quella di G. Bottai, che in un articolo pubblicato in Critica fascista, partendo dall'elogio eufemistico del ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] e diritti locali; se il Codice italiano del 1942, pur accogliendo la figura dominante dell'impresa, fu appena lambito dal corporativismo; ebbene di questa saggezza di scelta siamo debitori alla classe dei giuristi, in cui l'ardimento delle idee trova ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] del gioco, in Id., Istituzioni, società, Stato, cit., III, p. 486.
21 R. Ruffilli, La società delle autonomie tra neo-corporativismo e neo-contrattualismo, ibidem, p. 579.
22 Del primo cfr. N. Mancino, Il filo spezzato. Crisi della politica e nodo ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] 1995.
Touraine, A., La société postindustrielle, Paris 1969 (tr. it.: La società post-industriale, Bologna 1970).
Vaudagna, M., Corporativismo e New Deal. Integrazione e conflitto sociale negli Stati Uniti (1933-1941), Torino 1981.
Webb, S., Webb, B ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] a incrinarsi.Inizialmente la dottrina sociale della Chiesa con la Rerum Novarum (1891) si richiamò chiaramente al corporativismo medievale: per essa sono corpi naturali la famiglia, il comune, l'organizzazione professionale, oltre - naturalmente - la ...
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FORTUNATI, Paolo
Guido Melis
Nacque a Talmassons, in Friuli, il 26 apr. 1906, da Ettore, maestro elementare e poi segretario comunale, e da Elda Battistella, maestra elementare.
Di famiglia non agiata [...] che sempre più si configurava come un gruppo di studiosi non solo accademici collegati con diverse ispirazioni al dibattito sul corporativismo fascista.
Nel 1934 vinse il concorso a cattedra e fu chiamato alla cattedra di statistica della facoltà di ...
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Brasile, storia del
Francesco Tuccari
Il gigante addormentato
Abitato da popolazioni indigene dedite all'agricoltura, il Brasile fu raggiunto nel 1500 dal navigatore portoghese Pedro Alvares Cabral. [...] 1945 e poi ancora dal 1951 al 1954, dando vita a un regime di stampo fascista e populista ispirato ai principi del corporativismo.
Dopo un decennio in cui governarono i socialdemocratici e poi i conservatori, nel 1964 un colpo di Stato dell'esercito ...
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Generale e uomo politico, nato a Lilla il 22 novembre 1890 in ambiente di piccola nobiltà cattolica; dopo essere stato alunno dei Gesuiti a Parigi, entrò nel 1909 alla scuola militare di Saint-Cyr. Uscitone [...] 1948) egli ha colmato tale lacuna con delle affermazioni alquanto vaghe che sembrano mostrare una possibile tendenza a un corporativismo di carattere totalitario.
Bibl.: Ch. De Gaulle, Pages d'histoire, Appels et discours du Général de Gaulle (1940 ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.