CASTELLANI, Emilio
Letterio Briguglio
Nacque a Venezia il 3 ottobre 1851 da Girolamo e da Teresa Prini. Interrotti gli studi ginnasiali, trovò un impiego per circa un anno, quale diurnista, presso il [...] delle città e che la estendeva pure ai contadini, per cui le sue vecchie accuse di "operaiocrazia" e di "corporativismo" a quel partito non erano per nulla appropriate. Per questo motivo entrò nella logica operaista, come dimostrano i suoi scritti ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] botte l'Italia di ieri, Milano 1996, pp. 149-158; P. Neglie, Fratelli in camicia nera. Comunisti e fascisti dal corporativismo alla CGIL (1928-1948), Bologna 1996, ad indicem; P. Ignazi, Il polo escluso. Profilo storico del Movimento sociale italiano ...
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(VIII, p. 847).
La crisi del capitalismo.
Il problema della crisi del capitalismo comincia a porsi nella letteratura socialista francese della prima metà del secolo scorso e poi in forma sistematica nel [...] dalla Scuola di scienze corporative di Pisa, con scritti di G. Pirou, W. Sombart, E. F. M. Durbin, E. M. Patterson, U. Spirito e app. bibliografica di G. Bruguier. Cfr. inoltre U. Spirito, Capitalismo e corporativismo, Firenze 1933; 3ª ed., 1934. ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] . È certamente l’enciclica che più aiuta il cattolicesimo italiano a uscire dalle visioni e dalle categorie del corporativismo medievaleggiante e a smentire l’affermazione anticlericale che la Chiesa è sempre dalla parte del privilegiato e del ricco ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] 1934 pubblicò con lo pseudonimo di Emiliano sui Quaderni di Giustizia e Libertà quattro articoli dedicati all’analisi del corporativismo come ideologia di un ingannevole intervento diretto dello Stato nell’economia. Nel 1934, dopo l’arresto di Leone ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Sussidiarietà
Angelo Rinella
La sussidiarietà: dai diversi angoli di visuale alla prospettiva giuridica
Il carattere polisenso della formula linguistica 'sussidiarietà' deriva in linea di massima dalla [...] e le collettività sociali, guardati con crescente sospetto e diffidenza a causa della loro tendenza al corporativismo, venivano considerati titolari solo di diritti derivati.Secondo quest'impostazione la società era un'entità astratta, costituita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I regimi nazifascisti e comunisti del Novecento perseguitano e reprimono ogni voce [...] -1943). L’ultima rivista fascista, “Primato” (1940-1943), diretta da Giuseppe Bottai e legata alla corrente del “corporativismo”, favorevole a una certa indipendenza della corporazione degli intellettuali, considera il regime solo come un punto di ...
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Croce e le scelte del secondo dopoguerra
Salvatore Cingari
La caduta del fascismo e il Partito liberale
L’intransigenza antifascista dopo il 1925 colloca Benedetto Croce in un empireo a cui guardano [...] svecchiamento della società italiana, incrostata di feudalismo e monopolismi.
Ma quando si tratta di criticare il corporativismo attualistico di Ugo Spirito e Arnaldo Volpicelli, Croce mostra di essere negativamente colpito dal loro anti-liberismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Maranini
Eugenio Capozzi
Giuseppe Maranini è stato uno tra i maggiori giuristi costituzionali e politologi italiani del 20° sec. e ha svolto un ruolo rilevante anche nel dibattito sulla politica [...] del 1945). In essi egli tratteggiava un ideale di regime politico e costituzionale in cui residui di corporativismo si combinavano con elementi tipici delle democrazie liberali anglosassoni.
Partitocrazia e democrazia e la ‘conversione’ ai modelli ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] classe operaia. Quel radicale ribaltamento del concetto stesso di fabbrica, che comportava una visione "comunitaria" tinta di corporativismo, non poteva essersi verificato se non attraverso l'azione e la mediazione di tecnici e di intellettuali.
Il ...
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corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...
corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.