sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] sia fascista, che muoveva dal principio della possibilità e della necessità di realizzare la collaborazione tra le classi (➔ corporativismo). Con la diffusione del capitalismo fordista (➔ Ford, Henry) e con l’affermazione in Occidente, dopo il 1945 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] reputando che ciò fu fatto ‘durante, ma non a causa’, rendendo, tra l’altro, inintelligibile la questione del corporativismo.
Anche questa mossa era già stata lucidamente anticipata nel dopo caduta del regime, se Giuseppe Ferri così poteva esprimersi ...
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Responsabilità precontrattuale
Gabriele Carlotti
Con la sentenza n. 5 del 4.5.2018 l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha ampliato l’area della responsabilità precontrattuale delle stazioni appaltanti [...] 1337 c.c., pur rimanendo inalterata la lettera della disposizione. Invero, con il tramonto dell’ideologia corporativista, la base costituzionale del dovere di correttezza nella fase precontrattuale fu ravvisata nel fondamentale canone di solidarietà ...
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EULA, Ernesto
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Barge (Cuneo) il 6 giugno 1889 da Luigi e da Adele Besso. Seguendo le tradizioni della famiglia - il padre fu consigliere di Cassazione e il nonno paterno, [...] una forma "particolare ed indiretta" di uso pubblico. Allo Stato l'E. attribuiva, in linea con la diffusa cultura corporativista che influenzò giuristi ed economisti negli anni Trenta, la facoltà di tracciare alle aziende pubbliche e private le linee ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] nelle opere e nei giudizi professati per iscritto, specie se si ha riguardo al plauso per il processo del lavoro corporativista; forse, tuttavia, Calamandrei si riferiva a conversazioni private. Certo è, comunque, che l'opera del C. fu largamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] a Ginevra sul tema della libertà sindacale. Ormai siamo già dentro un’altra storia, quella del Barassi civilista-corporativista.
Teoria della ratifica del contratto annullabile, Milano 1898.
Sui limiti di una codificazione del contratto di lavoro ...
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corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...