CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] documentazione che gli archivi canierali e di corte gli offrivano, per il suo ufficio di italiani è quello in cui tali attributi hanno trionfato (I, p. 130).
Nello stesso 1839 l'apertura dell'anno giudiziario del magistrato della R. Camera deiconti ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria deiconti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] mi viene da qualche persona della Corte stessa...").
Nella primavera del 1775 correva C. fosse nominato anche ministro dei Culti della Repubblica italiana, ma il Melzi si oppose 4 ag. 1804), poi i titoli di conte e senatore del Regno d'Italia, infine ...
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VICENZA
Dario Canzian
Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. [...] dei da Vivaro ‒ si contrapponeva, come si è detto, quello deiconti, al quale aderiva anche la potente famiglia di giudici cittadini dei venne richiamato a corte e sostituito a trevigiana, in Federico II e le città italiane, a cura di P. Toubert-A. ...
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Genova
GGiovanna Petti Balbi
La prima metà del Duecento è una fase cruciale per la storia di Genova: il comune non ha ancora raggiunto uno stabile assetto istituzionale, non è stato in grado di sottomettere [...] simpatie ampiamente diffuse a Corte. È facile quindi capire 25 giugno 1243, di Sinibaldo Fieschi deiconti di Lavagna, esponente di una , Guelfi e ghibellini a Genova nel Duecento, "Rivista Storica Italiana", 60, 1948, pp. 525-541.
Id., Il comune ...
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Pisa
Gabriella Rossetti
Per Pisa l'età di Federico II corre dalla sua elezione imperiale (1220) fin oltre la sua morte (1250), per giungere ad abbracciare anche l'estremo tentativo dell'ultimo degli [...] che fu anche ambasciatore presso le corti di Francia e d'Inghilterra per 2003.
Per le famiglie deiconti Gherardeschi e dei Visconti pisani: E. e contado, in Progetti e dinamiche nella società comunale italiana, a cura di R. Bordone-G. Sergi, Napoli ...
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CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] italiani al Louvre (1605), aggiunse un tocco di eleganza fiorentina a una corte molto meno raffinata di quella urbinate del Castiglione.
L'entità dei Guisa, spiegando che egli era nato nella casa deiconti della Penna e ora era divenuto un marchese di ...
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BIANCA di Navarra
Salvatore Tramontana
Sulla nascita e l'infanzia di B., figlia di Carlo III, re di Navarra, della casa di Evreux, e di Eleonora di Castiglia, non conosciamo nulla. La sua vita rimane [...] il re d'Aragona informava la corte siciliana delle sue intenzioni. Ottenuta di Navarra e in fin deiconti degli stessi baroni dell'entourage pp. 29-46, 49-50 e 69-97; Id., La polit. italiana di Martino il Vecchio re d'Aragona, Padova 1962, pp. 67-73, ...
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AVALOS, Alfonso d', marchese del Vasto
Gaspare De Caro
Nacque a Ischia il 25 maggio 1502, da una delle più illustri casate del Regno di Napoli, figlio di Iñigo (II), marchese del Vasto, e di Laura Sanseverino; [...] febbraio 1529 condusse la fanteria spagnola e italiana da Roma in soccorso di Napoli, assediata rinviato bruscamente all'esame dei revisori deiconti e soltanto la morte urgenti necessità.
Ma la considerazione della corte per l'A. diminuì anche per ...
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ERCOLE III d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Ercole Rinaldo nacque a Modena il 22 nov. 1727 da Francesco III, duca di Modena, e da Carlotta Aglae d'Orléans, figlia di Filippo, reggente [...] corte si erano sistemati - non senza trattative economicamente laboriose - nel palazzo deiconti Coletti Anni d'esilio e morte in Treviso di E. III duca di Modena, in Rivista italiana di studi napoleonici, IV (1965), pp. 33-42; L. Marini, Lo Stato ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] che le leggi d’imposizione dei tributi o di approvazione dei bilanci e deiconti dovevano essere prima presentate alla Camera (art. 10 Statuto). Il S. regio aveva anche attribuzioni giurisdizionali: riunito in Alta corte di giustizia, esso era ...
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orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...