La condanna dei comunisti del 1949
Giuseppe Ruggieri
Il 15 luglio 1949, «L’Osservatore romano» pubblicò un decreto dell’allora Sacra congregazione del Sant’Uffizio che suonava così:
«È stato chiesto [...] o tanto meno contingentemente elettorali, e va quindi giudicata soltanto sul terreno ad essa proprio, e dicevano che era una buffonata, che così non stava bene. Si diceva: “Cosa vuoi che sia? Allora, in Italia, siamo tutti scomunicati. I signori si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ricerca e istituzioni: dall’Unità alla Liberazione
Giovanni Paoloni
Scienza e istituzioni nella costruzione dello Stato unitario
Per comprendere la formazione del sistema della ricerca scientifica nell’Italia [...] , all’inizio del Novecento, in prima categoria. La cosa non deve però trarre in inganno: esisteva una gerarchia di e collane. L’Accademia fu inoltre scelta come organismo giudicatore per l’assegnazione di premi governativi appositamente istituiti, e ...
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Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] ciò che attiene la percezione dell’oggettività, e perciò va giudicato secondo il valore che aveva nella sua epoca3.
Effettivamente, con il legame del suo lavoro con l’ambiente cattolico:
Una cosa mi ha fatto male studiando le fonti: l’osservazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] miracoli, e restando interamente entro i limiti naturali, che cosa pensi della questione? E, in secondo luogo, quale ritieni insegnò anch’egli a Bologna per un breve periodo – la giudicava impossibile. Dal Ferro non pubblicò la propria scoperta, ma ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] una risposta secca: "Prenda un fucile e vada alle barricate". Cosa, questa, che egli - e con lui gli amici moderati ma non incontrò l'assenso del Parlamento, che lo giudicò insufficiente nei confronti degli ormai prevedibili mutamenti politici della ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] agire con determinazione anche sulle uscite e dal 1874, giudicando che dalle elezioni fosse uscita una conferma delle posizioni di schieramento, le voci del bilancio, ridimensionando a poca cosa il famoso avanzo. In dissenso con la maggioranza della ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] essersi garantito contro la minaccia francese sul Reno e ogni cosa fu rimandata a dopo la conclusione delle trattative in corso Battista Nani, la cui Historia della Repubblica Veneta era giudicata a Vienna e a Madrid lesiva degli interessi della casa ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] del principe degli apostoli, si propose certo di fare cosa grata ai Ravennati, al loro arcivescovo e all'esarca, lettura puramente ortodossa di quegli stessi testi. È stata infatti giudicata poco sostenibile una pur suggestiva ipotesi (G. Kreuzer, pp ...
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CORRER, Angelo
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 2 dic. 1605 da Girolamo di Angelo e da Sofia Mocenigo.
Il padre (1584-1647) aveva ricoperto importanti magistrature; podestà e capitano a Rovigo, senatore, [...] le speranze e comunque non sembra voler drammatizzare troppo la cosa, rischiando di rovinare le buone relazioni tra i due Stati Roma di un Angelo Correr che è stata poi unanimemente giudicata apocrifa.
Il Gerin, approfondendo il problema, ha sostenuto ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] quali preferiva il programma Cambray Digny, anche questo giudicato non "scevro di grosse mende", ma con ambienti era accreditato come possibile ministro proprio in alternativa a Tittoni, cosa che, scriveva C. Romussi a Giolitti il 26 ott. 1903, ...
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giudicato1
giudicato1 (letter. ant. iudicato) agg. e s. m. [part. pass. di giudicare; come sost., dal lat. iudicatum, part. pass. neutro sostantivato di iudicare «giudicare»]. – 1. agg. a. Di persona, affare, questione su cui è stato pronunciato...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...