agnosticismo
Termine coniato dallo zoologo inglese Th.H. Huxley nel 1869 (dal gr. ἂγνωστος «sconosciuto») per indicare l’atteggiamento di coloro i quali ritengono irrisolvibili i problemi metafisici [...] Elementi di a. sono stati attribuiti anche a Kant, giacché questi ammette l’esistenza della cosainsé ma la dichiara inconoscibile (anche se alcuni interpreti hanno sottolineato come il noumeno kantiano sia un concetto-limite). Anche il relativismo ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] conoscitivo. Nei postkantiani e nei filosofi idealisti si tende ad accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosainsé; in J.G. Fichte, per es., l’o. è identificato con il non-Io e concepito come ciò che si oppone ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] di rappresentazioni o apparenze. Sotto il "velo" dei fenomeni sta la cosainsé, la "volontà", una forza primigenia e irrazionale da cui dipendono tutte le sue manifestazioni. Se sul piano fenomenico la realtà, nella sua molteplicità, è regolata ...
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Filosofo ebreo (Nieśwież, Polonia, 1754 - Niedersiegersdorf, Slesia, 1800). Gli fu dato, o assunse, il nome di Maimon perchè studioso di questo filosofo medioevale, che influì molto sulla formazione del [...] Opere e pensiero
Il momento più notevole dell'opera filosofica di M. appare la critica rigorosa del concetto kantiano di "cosainsé", considerata contraddittoria e impensabile. Contro l'impostazione di K. L. Reinhold che aveva accentuato, al fine di ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] vista come trascendente, ma come fenomenica. Conseguentemente l’oggetto non è oggetto assoluto, cosainsé, ma fenomeno. Per J.G. Fichte invece, e per l’idealismo tedesco in generale, la c. è vista come processo che pone o produce il proprio oggetto ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] . Nel 20° sec. una formulazione rigorosa si ebbe con l’empiriocriticismo di E. Mach il quale, ripudiata la ‘cosainsé’, ricondusse ogni concetto scientifico alle sensazioni. Sulla stessa linea, nell’opera Der logische Aufbau der Welt (1928), R ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] di tutti i poteri" (v. Tocqueville, 1835-1840; tr. it., vol. II, p. 297). Per Tocqueville è l'onnipotenza a essere insécosa cattiva e pericolosa. Questa critica non porta, come si vede, al rifiuto del principio di maggioranza, bensì a teorizzare l ...
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Nicola Labanca
Per quasi mezzo secolo, dopo il 1945, il mondo ha temuto che il sistema politico internazionale a base bipolare – e puntello atomico – avrebbe potuto essere messo in discussione solo da [...] .
Ovviamente, non erano solo analisti politici o militanti, integrati o apocalittici che fossero, a porsi il problema di capire se, incosa e come era cambiato il panorama della pace e della guerra.
Fra gli studiosi, converrà ricordare Kal Holsti, un ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] a fianco di quella della realtà, mostrando come il contenuto oggettivo, noumenico, costituito dalla "cosainsé" si conformasse di fronte al pensiero in funzione delle forme e categorie ideali, senza cui la stessa esperienza conoscitiva non sarebbe ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] sul metodo dell'insegnamento accademico di Schelling. Il ripudio fichtiano della cosainsé e la considerazione del non-io, della natura come contrapposizione necessaria in seno all'io perché esso possa realizzarsi, avvia la soluzione del dualismo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...