BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] come un male naturale ("l'essere favorito è in certo modo come il mal della peste, o ). Così il Simeoni assegna un posto a sé al B., non tanto quale lettore di Vita del Tassoni: "È certo bellissima cosa di voi altri Aristoteleschi che, quando il ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] e per studiarne le cause. Gli scienziati esaminano i fenomeni che accadono nello spazio e nel tempo, controllano se sono in accordo con le leggi già note, o formulano nuove teorie per spiegarli.
Il metodo sperimentale (esperimento) adottato dagli ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] sia presente o sia dispersa qualche altra cosa (m. amorfa, cristallina, ecc.). ◆ [ALG] (a) Generic., tabella di numeri ., data una espressione predicativa in forma normale prenessa, la m. è ciò che resta dell'espressione se si cancella il prefisso; ...
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Empatia
Lucio Pinkus
Gianni Carchia
In psicologia per empatia (termine derivato dal greco ἐν, "in", e -πάθεια, dalla radice παθ- del verbo πάσχω, "soffro", sul calco del tedesco Einfühlung), si intende [...] vita libera. Il piacere estetico è dunque un godimento di sé stessi oggettivato. Il bello non va inteso, allora, come coscienza che lo costituisce. Il bello non è una cosa, bensì un atto. In base a questa teoria, l'arte dovrà essere una costruzione ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] della laurea, cosa che fece discutendo una dissertazione sulla filosofia del diritto in Aristotele (Della da Cavour ministro della Pubblica Istruzione, lo chiamò presso di séin qualità di segretario particolare. Tra i due si era instaurato ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] alcune sue conferenze. Se le posizioni radicalmente corrosive del filosofo tedesco sono qui criticate in nome dell’originarietà della della ragion pratica deve pure essere «dovere di qualche cosa», e attribuisce all’idea del Bene questa assoluta ...
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Hume, David
Stefano De Luca
Antimetafisico e scettico
David Hume è una delle figure più affascinanti e complesse della filosofia moderna. Ragionatore di straordinaria acutezza ‒ al punto che un grande [...] reale accadimento dei fatti.
Ma se le proposizioni della fisica si principio di causa è basato sull'abitudine
Su cosa si basa, allora, il principio di causa? la sua funzione pratica, ma non è in grado di giustificarlo razionalmente: le scienze che si ...
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logica matematica
Walter Maraschini
Simboli per ragionare correttamente
Quando due amici discutono non sempre sono d’accordo: possono avere intenzioni e gusti diversi, oppure opinioni contrastanti sul [...] pianta è di rose, allora fiorirà». Non si dice nulla di cosa accadrà nel caso in cui la pianta non sia di rose: essa potrebbe fiorire come non fiorire. Non è dunque vero che «Se non son rose, non fioriranno».
Dalla logica alla logica matematica
La ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] di governo è per natura la migliore e, infine, in che cosa consiste la legge.
Meditò per molti anni sugli scritti associato, e ognuno unendosi a tutti non obbedisca tuttavia che a sé stesso e resti libero come prima». Attraverso l’atto di associazione ...
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Cartesio
Anna Lisa Schino
Il filosofo del "Penso, dunque sono"
Cartesio è uno dei fondatori del pensiero filosofico moderno. Temi del suo insegnamento sono stati: il rifiuto del sapere tradizionale [...] sintetizzato nel Discorso sul metodo in quattro regole: evidenza (non accogliere come vera una cosa a meno che non ti portatori di un pensiero: se vengo ingannato, se ho pensieri anche falsi, in una parola se dubito, esisto in quanto sono un'entità ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...