La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita del calcolo delle probabilita
Patrizia Accordi
La nascita del calcolo delle probabilità
Introduzione
Il carteggio del 1654 tra Blaise [...] esistenza di Dio, utilizzò un ragionamento probabilistico in ambiti che, di per sé, coinvolgevano questioni di fede e di comportamento attribuire un significato a tale rapporto, o spiegare cosa si intendesse effettivamente per 'casi favorevoli' e ' ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria della ricorsivita
Piergiorgio Odifreddi
Teoria della ricorsività
La teoria della ricorsività affronta lo studio delle funzioni con lo [...] Skolem si scoprì che non si ottengono nuove funzioni se si permettono procedimenti di definizione in cui il valore per S(x) si ottiene non cosa significhi l'aggettivo 'calcolabile'.
Una funzione è calcolabile da un punto di vista fisico se esiste ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gino Loria
Livia Giacardi
Gino Loria è soprattutto noto per le sue ricerche di storia delle matematiche, settore in cui diede estesi e spesso significativi contributi in varie direzioni (studi su temi [...] Loria trascorse tutta la sua vita a Genova, se si esclude il periodo in cui, a causa delle leggi razziali, dovette monthly», October 1910, p. 192), e la stessa cosa scriveva Felix Klein nella 3a edizione della sua Elementarmathematik vom höheren ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Bonaventura Cavalieri
Enrico Giusti
Dopo un periodo di assimilazione della matematica classica, che si era protratto per tutto il secolo precedente, il Seicento è caratterizzato da un intenso lavoro [...] questa seconda parte, e ancor prima di averla vista (cosa che avvenne nel gennaio 1642), cominciò a pensare a una tormentava in tutta la vita, e l’haveva storpiato in maniera, che non poteva camminare e delle mani non gl’haveva lasciate libere se non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Cardano
Elio Nenci
Autore fra i più letti in Europa nel corso dei secoli 16° e 17°, Girolamo Cardano scrisse numerosissime opere di matematica, medicina, astrologia, filosofia. La sua opera [...] ’opera, fu proprio l’anno in cui Cardano ottenne dal matematico bresciano di Luca Pacioli e ammettere che
de numero cosa e cubo fra loro siando composti [x3=bx c, x4+bx3=c, x4+c=bx3], non se possuto finora troppo bene formare regole generali (L. ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Il calcolo delle variazioni
Ivor Grattan-Guinness
Il calcolo delle variazioni
Il calcolo in una e più variabili
Una volta sviluppata la teoria della differenziazione e integrazione [...] di ottimalità introduceva nell'analisi un ulteriore grado di libertà, cosa che fu compresa meglio da Jakob che da Johann. D' dopo a Parigi, in un periodo di poco successivo al suo trasferimento in questa città (anche se non in seguito a tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Tullio Levi-Civita
Pietro Nastasi
Tullio Levi-Civita è stato uno dei maggiori matematici della prima metà del Novecento. «Matematico nato, […] passava senza sforzo […] dalla meccanica analitica all’elettromagnetismo, [...] ‘capitale’ matematica d’Italia: per i matematici essa rappresentò in quegli anni, se non la ‘Mecca’ (primato che Gottinga detenne fino alla mediante l’impiego dei metodi del calcolo tensoriale, «cosa che nessuno prima di lui aveva potuto fare» – ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Evangelista Torricelli
Carla Rita Palmerino
Tra i più originali e dotati discepoli di Galileo Galilei, di cui fu successore nella carica di matematico del granduca di Toscana, Evangelista Torricelli [...] et che havendo studiato Tolomeo et visto quasi ogni cosa del Ticone, del Keplero e del Longomontano, finalmente adheriva di numerosi testimoni, Berti appurò che se la base del tubo era immersa in un recipiente più grande, anch’esso contenente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] che se malvagia morte avanti tempo nol toglieva, egli à sommo grado in quelle sarebbe gionto» (L’algebra, 1572).
Sein un e di un diverso simbolismo. Per es., i termini cosa e censo, che nella tradizione abachistica identificavano l’incognita e ...
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FERRARI, Ludovico
Gabriella Belloni Speciale
Nacque da Alessandro, il 2 febbr. 1522 a Bologna, città ove aveva stabilito la propria residenza il nonno paterno, Bartolomeo, esule milanese. A Milano, [...] 30 nov. 1536, nella casa di Gerolamo Cardano. E sein questa casa egli entrò come servitore, subito riuscì a guadagnare tre "capitoli" (equazioni) che allora si ponevano tra la "cosa" (la quantità incognita), il cubo (la terza potenza dell'incognita ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...