scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] cosa sono le scienze
La parola latina scientia (dal verbo scio «so») è passata a significare in tutte le lingue moderne il sapere in esatte, che divenne un dogma in età positivista. John Stuart Mill si chiese se le scienze ‘morali’ avrebbero mai ...
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Evangelista Torricelli
Nell'antiporta delle Lezioni accademiche, pubblicate postume nel 1715, troviamo un ritratto dell'autore accompagnato dalla didascalia "En virescit Galilaeus alter", anagramma incompleto [...] et che havendo studiato Tolomeo et visto quasi ogni cosa del Ticone, del Keplero e del Longomontano, finalmente adheriva numerosi testimoni, egli poté appurare che, se la base del tubo veniva immersa in un recipiente più grande, anch'esso contenente ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] di un corpo in moto, la quale coincide con la m. dello stesso corpo in quiete (m. di quiete o di riposo) solo se la velocità è essendo M=Σimi la m. totale del sistema; è concettualmente cosa diversa dal baricentro del sistema, che è il centro del ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] o acquistando un momento elettrico dipolare d'insieme se si tratta di un corpo isolante; in quest'ultimo caso il fenomeno dell'i., carica totale sulla superficie induttrice, per la qual cosa occorre che la superficie indotta racchiuda completamente (i ...
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Euclide
Pier Daniele Napolitani
Il padre della geometria
Euclide, vissuto agli inizi del 3° secolo a.C., è noto soprattutto per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali [...] lato, a costruire un triangolo equilatero, l'allievo chiese: "Ma cosa ci guadagno a imparare queste cose?". Allora Euclide chiamò uno schiavo versioni degli Elementi tradotte in latino dall'arabo, anche se non mancarono traduzioni eseguite sulla ...
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CHELINI, Domenico
Francesco Saverio Rossi
Nacque da Francesco e da Giustina Casanetti a Gragnano di Lucca il 18 ottobre 1802, ultimo di una famiglia di contadini, proprietaria di un appezzamento di [...] in linea straordinaria per un solo anno ancora. Il ministero della Pubblica Istruzione richiese il giuramento al nuovo regno, cosa ai piani che passano per un punto dato. Se questa diviene illusoria, all'ellissoide può sostituirsi addirittura ...
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carica
càrica [Der. del lat. carricare, da carrus "carro" e quindi "ciò che si mette sul carro"] [LSF] Cosa che s'aggiunge o si somministra e, figurat., qualità o proprietà conferita; anche, l'operazione [...] campo elettrico promanante dal corpo); inversamente, un corpo si dice elettrizzato se esso possiede una c. elettrica, distribuita in esso o sulla sua superficie oppure concentrata in zone partic. di esso. Nella descrizione dei fenomeni elettrici, la ...
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infinito
Walter Maraschini
Un tutto grande come le sue parti
Ci sono cose, come le stelle, che sono enormi o lontanissime se confrontate con gli oggetti della vita quotidiana; altre che sono invece [...] in atto infinita o, come si dice, un infinito attuale.
Paradossi
Che cosa
Ora consideriamo i loro quadrati, i numeri cioè che si ottengono moltiplicandoli per sé stessi, e scriviamo anch'essi in ordine crescente:
1, 4, 9, 16, 25, 36, 49, 64 ...
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continuo e discreto
Paolo Zellini
Un enigma che la matematica ha sempre cercato di risolvere
Sono molte le domande che ci spingono a cercare una definizione del continuo. Lo spazio è composto di punti? [...] (5° secolo a.C.): se il veloce Achille concede anche un piccolo vantaggio alla tartaruga non sarà in grado di raggiungerla, perché nel matematica ad aritmetizzare le proprie costruzioni, riconducendo ogni cosa a operazioni su numeri. E questo è così ...
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errori di misura
Giovanni Vittorio Pallottino
Differenza fra il valore vero di una grandezza e quello misurato
Qualsiasi misurazione è soggetta a errore, cioè fornisce un risultato diverso dal valore [...] contributo diverso. E quindi ci si aspetta, come in effetti avviene davvero, che se ripetiamo un certo numero di volte la stessa misurazione si verificano talvolta errori di calcolo numerico (cosa ben diversa dagli errori di calcolo). Per ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...