Termine filosofico coniato in ambiente positivistico per designare la coscienza quale fenomeno accessorio o secondario, la presenza o l’assenza del quale non inciderebbe sulla esplicazione dei fenomeni [...] dai seguaci del materialismo psicofisico e dagli psicologi seguaci della teoria somatica dell’emozione; per questi ultimi la coscienza di un’emozione, onde questa si rivela piacevole o dolorosa, non ne costituisce l’essenza, bensì il mutamento ...
Leggi Tutto
doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] Ogni dovere, infatti, fa riferimento a norme che ci sentiamo obbligati a rispettare. Dei nostri doveri rispondiamo o alla nostra coscienza, ed è il caso dei doveri morali, oppure alla comunità di cui facciamo parte (famiglia, Stato, scuola, luogo di ...
Leggi Tutto
Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] (Adorno 1955 e 1965). Per Marcuse, a sua volta, nelle società di capitalismo avanzato l'i. produce la "coscienza felice", ossia una falsa coscienza conciliata con se stessa, che ben si integra nella realtà sociale. In essa non soltanto le idee, le ...
Leggi Tutto
Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry 2005). Tra i maggiori testimoni e protagonisti della coscienza filosofica del Novecento. L'alto valore della sua opera originale e multiforme, frutto [...] di un percorso filosofico che dalla fenomenologia e l'esistenzialismo, si volse verso l'ermeneutica e la psicanalisi è testimoniato dai numerosi premi e riconoscimenti internazionali conferitigli nel corso ...
Leggi Tutto
fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in cui G.W.F. Hegel [...] Husserl che, mettendo fra parentesi l'esistenza del mondo, lo riduce a un insieme di fenomeni che si danno alla coscienza e possono essere colti nella loro 'essenza' logica, universale e necessaria. Per M. Heidegger, allievo di Husserl, f. significa ...
Leggi Tutto
intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] o esistente. Mentre però Brentano considerava l’i. come il carattere essenziale dei fenomeni psichici, e sulle varie forme di i. fondava la loro classificazione, Husserl, sotto l’influenza di B. Bolzano ...
Leggi Tutto
senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di s. L’insieme degli elementi di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistema nervoso centrale, dove danno origine ...
Leggi Tutto
Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] realtà è più significativo, è portatore di senso. E il senso è appunto dato da quel processo onde l’uomo ha acquistato coscienza della sua libertà. Da questo punto di vista la f. hegeliana è una interpretazione del corso storico. Fare f. è dunque ...
Leggi Tutto
STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] non vuol restare sterile "bellezza interiore", e a sua volta la volontà politica, se non vuol esser gesto precario, deve essere coscienza storica, coscienza del mondo che urge intorno a noi con i suoi vivi e i suoi morti, pur essi vivi nei loro atti ...
Leggi Tutto
Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] e criticò la dialettica della natura di F. Engels. Per tale motivo il libro fu duramente condannato dall'Internazionale comunista. L. allora lo sconfessò, avviando la seconda fase del suo pensiero, ispirata ...
Leggi Tutto
coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...