PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] .senato.it/sitostorico/home, s.v.).
G. Quazza et. al., F. P. Sessant’anni di storia italiana, Bari 1983; F. P. La coscienza della democrazia, mostra storico-documentaria, a cura di A. Scalpelli - R. Guerri - A.G. Ricci, Milano 1985; A. Aniasi, P. L ...
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COLOMBO (Colón), Fernando
Giovanni Nuti
Andaluso di nascita, ma "genovisco" per discendenza paterna, nacque a Córdoba da Cristoforo e Beatriz Enríquez de Arana. La data di nascita fu fissata dal Navarrete [...] mai presa in seria considerazione. La testimonianza dello stesso Cristoforo (si veda il lascito a Beatriz col riferimento al "peso di coscienza", contenuto nel codicillo del 25 ag. 1505), il fatto che il C. non la ricordi mai e che Diego la escluda ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] è il Papa […]. Io ho proposto l'incontro dei politici ad altissimo livello spirituale, meditando la morte e appellando alla coscienza pel bene comune. Piace moltissimo. Ma come fare? Se si domanda all'autorità ecclesiastica di appoggiare, forse ferma ...
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Nacque il 4 dic. 1890 ad Armungia, in provincia di Cagliari, da Giovanni e da Lucia Mereu in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dopo aver frequentato il ginnasio presso il collegio salesiano [...] di solidarietà attiva fondato sulla comune contestazione dell'autoritarismo e dell'inettitudine degli alti comandi. La presa di coscienza dell'assurdità e del carattere classista della guerra non comportò tuttavia il venir meno, da parte del L ...
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BENEDETTO di S. Andrea
Alla paternità di un "Benedictus monachus" vissuto nel sec. X nel monastero di S. Andrea "in flumine" presso Ponzano, nella zona di monte Soratte, è tradizionalmente attribuito [...] una tradizione e una dimensione autonome (non germaniche) di quel mito.
Ma non si deve probabilmente pensare a una coscienza compiuta di questo particolarismo, perché in fondo il "gloriosus princeps Albericus" ha una rilevanza specie in rapporto a S ...
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IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] delle scienze, delle lettere e delle arti, la rivista fondata nel 1832 da G. Ricciardi. Maturò così una più profonda coscienza nazionale, capace di guardare non più al solo Regno meridionale ma all'Italia. A partire dal 1835, si dedicò alla libera ...
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DE ROSSI, Giulio Cesare
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 30 genn. 1877 da Fabio e da Filomena Castagnola. Ultimo di sei fratelli, ebbe dalla famiglia una seria educazione religiosa. Frequentò il liceo [...] giorno la propria pelle ... ché tale è il portato civilissimo del cosidetto nuovo regime" (Fascismo e antifascismo di fronte alla coscienza, in Il Popolo, 21 ag. 1924). Né mancarono i suoi richiami ai valori del civile confronto democratico contro l ...
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INTERDONATO, Giovanni
Francesca Maria Lo Faro
Noto come "il colonnello" e cugino dell'omonimo magistrato, nacque a Roccalumera, presso Messina, nel 1813 (lo smarrimento della p. 77 del registro dei [...] dei circoli messinesi, l'I. fondò il 2 giugno il club repubblicano La Bilancia, con il programma "di suscitare la coscienza popolare, istruire il popolo ad esercitare il diritto di petizione".
L'I. ebbe poi una parte di rilievo nella resistenza ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] antica, la cui civiltà ebbe il suo culmine nei secoli 5° e 4° a.C. e dove si consolidò la coscienza di una realtà di popoli legati da cultura, costumi e istituzioni che si contrapponevano a quelle dei 'barbari' Asiatici. Questa contrapposizione ...
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CASERIO, Sante Ieronimo
Alessandro Coletti
Penultimo di otto fratelli, nacque l'8 settembre del 1873 a Motta Visconti, nelle vicinanze di Milano, da Martina Broglia e da Giovanni, che era un contadino [...] nell'azione cruenta contro le istituzioni e i loro rappresentanti vedevano l'unico mezzo capace di scuotere la coscienza degli oppressi e di intimidire il potere. Cosicché l'opinione pubblica, generalizzando, collegò subito il concetto di anarchia ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...