Figlia (Vienna 1717 - ivi 1780) dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, secondogenita e prima delle figlie femmine, divenne erede al trono in virtù della [...] figlio di Filippo V di Spagna), ebbe finalmente riconosciuti i suoi diritti ereditarî da tutti gli antagonisti. La coscienza di dover procedere a una profonda modifica della struttura esistente nei suoi stati per rafforzarli politicamente, onde poter ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] non equidistante e imparziale nei confronti di tutte le confessioni religiose e la mancanza di parità nella protezione della coscienza di ciascuna persona che si riconosca in una fede, quale che sia la confessione di appartenenza.
A seguito dei ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] di persone come don L. Milani ed E. Balducci, e le loro prese di posizione a favore dell'obiezione di coscienza, condannata dai tribunali dell'epoca. Il p. nonviolento stava approfondendo il lavoro impostato da Capitini e vedeva nascere le nuove ...
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Geografia umana ed economica
di Piergiorgio Landini
Stato dell'America Meridionale. Al censimento del 2001 la popolazione risultava pari a 36.260.130 ab., e a 39.538.000 secondo stime del 2005. Il tasso [...] sviluppo del Paese; ciò, proprio nel momento in cui andava emergendo, specie tra le giovani generazioni, la presa di coscienza della dignità dei gruppi indigeni - cui venivano finalmente riconosciuti i diritti alla terra, alla sanità e all'educazione ...
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WILSON, James
Henry Furst
Giurista e statista americano, firmatario della Dichiarazione d'indipendenza; nacque in Scozia, a Carskerdo presso St Andrews, il 14 settembre 1742. Studiò nelle grandi università [...] e tumulati vicino alla tomba di Franklin. Fu il primo Americano nel quale la fede nella democrazia non distrusse la coscienza della realtà nazionale.
Ediz. e bibl.: J. Wilson, Opere, voll. 3, Filadelfia 1903-04; ed. riv., voll. 2, Chicago 1896 ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] il primato di Roma. La condanna della Chiesa non fu immediata, ma maturò in seguito alla crisi del cosiddetto "caso di coscienza": nel 1701 un parroco francese si era rivolto ai dottori della Sorbona per sapere se era lecito a un confessore assolvere ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] gillgno 1608 dell'inviato veneto a Mantova Francesco Morosini a 50.000 ducati, qualora il padre, "per scarico di coscienza", rinunciasse ad "entrate" di per sé spettanti al figlio.
Intenzione di F. - precisava Morosini - serbare, in seno al Collegio ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] Engels, che segnò un salto di qualità fondamentale nell’analisi «scientifica» del sistema capitalistico, nella crescita della coscienza di classe del movimento operaio e nell’elaborazione di strategie politiche che si ponevano apertamente l’obiettivo ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] nel risveglio degli ideali patriottici, contribuirono a stimolare ed accelerare nel F. il processo di presa di coscienza dell'impegno civile. Rientrato a Perugia, non esercitò la professione veterinaria, perché ormai gli interessi umanistici e ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] animava i Meda, i Mauri, i Molteni, i Necchi, i Vercesi. "L'aspirazione a superare il conflitto fra coscienza religiosa e civile, collaborando lealmente alla vita politica dello Stato liberale pur mantenendosi fedele alla Chiesa e sinceramente devoto ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...