GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] alcuni antifonari. Il documento non specifica infatti se G. venisse pagato per aver miniato gli 'Ancona, Bartolomeo di Fruosino, in The Art Bulletin, LXIII (1961), p. 87; F. Zeri, Una predella e altre cose di G. del B., in Paragone, XIII (1962), 149 ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] inizio, dovette dedicarsi in prevalenza e con un certo successo all'attività di mosaicista, se nel 1537 veniva assunto in S. Marco Milano, Milano 1952, pp.65 s.; E. Arslan, Catalogo delle cose d'arte e di antichità. Vicenza, Le chiese, Roma 1956, pp ...
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DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] essere garantiti dai certosini erboristi solo se assistiti dalla Madonna e da s. patron of art, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, II (1938-39), p. 186; B. Croce, Shaftesbury in Italia, in Uomini e cose della vecchia Italia, Bari ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] nella chiesa matrice di S. Maria Maggiore che, pur sein sintonia con le cattedrali delle città vicine (Bari, Bitonto Fonti inedite. - F.P. De Leon, Dissertazioni varie per delucidare cose pertinenti alla Città di Barletta, ms., Barletta, Bibl. com. S ...
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VERCELLI
C. Segre Montel
(lat. Vercellae)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata in posizione pianeggiante, sulla riva destra del fiume Sesia.
L'insediamento moderno insiste sui preesistenti [...] attardati, anche se taluni particolari . 70-84; A.M. Brizio, Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia. Vercelli, 405-407; G. Bo, M. Guilla, s.v. Vercelli, in Il Piemonte paese per paese (Enciclopedia dei comuni d'Italia, 8), Firenze ...
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AOSTA
C. Segre Montel
(lat. Augusta Praetoria Salassorum; franc. Aoste)
Città dell'Italia nordoccidentale e capoluogo della regione Valle d'Aosta. Colonia romana dal 25 a.C., A. fu fondata su un ampio [...] una serie di vetrate, si è discusso a lungo se la loro esecuzione fosse direttamente francese o locale. si affermò, sul finire del secolo, in area torinese e canavesana.
Bibl.: N. Gabrielli, Repertorio delle cose d'arte del Piemonte, I, Pitture ...
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DELLA BELLA, Stefano
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, scultore, scolaro del Giambologna, nacque a Firenze nel 1610: fu incisore e disegnatore, e si dedicò solo saltuariamente alla pittura. [...] di Remigio Cantagallina... al quale egli di quando in quando era solito mostrare le cose sue" (Baldinucci, IV, p. 1605) che questi ne fosse un mero imitatore è assolutamente falso - anche se è un luogo comune ben duro a morire fuori della critica più ...
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CAVALLERIA
F. Cardini
La c. medievale si definisce attraverso due funzioni che polarizzano il significato della parola e che, se non vengono accuratamente distinte e articolate, rischiano di confondere [...] aveva bisogno. Le cose cambiarono con le crociate, che da una parte misero in luce il fatto che in effetti era forte ornamento di corte, la c. sarebbe sopravvissuta a lungo a se stessa tramandando nei secoli il suo messaggio di valore, di moderazione ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] di S. Gallo a Venezia, ricordate da Zanetti come «prime cose di Giambattista Pittoni quando studiava dal Zio» (1733, p. 166 di studio preparatorio per diventare opere d’arte a sé stanti, in cui il collezionista avrebbe potuto apprezzare l’alto valore ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] di cose piccole: dìttici, altaroli familiari, sportelli di tabernacoli, pale di modesti altari. In questo genere al dogma iconografico. Invece in questa ultima accezione la sua arte non ebbe seguito immediato, se non in limitati e timidi discepoli, ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...