L'Ottocento: chimica. Chimica e istituzioni
Marco Beretta
Chimica e istituzioni
Nazionalismo o cosmopolitismo
Il periodo che, attraverso la fine del secolo dei Lumi e la Rivoluzione francese, portò [...] emulato da Clemens Winkler (1838-1904) che nel 1886 isolava e denominava il germanum. Come è noto, anche una cosmopolita della scienza come Marie Sklodovska Curie (1867-1934) non si sottrasse alla tentazione di celebrare le proprie origini polacche ...
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. Genere di Uccelli dell'ordine Passeres, famiglia Fringillidi, comprendendo per l'Italia anche i gen. Miliaria Brehm ed Euspiza Bp. Piccoli uccelli passeracei dal becco corto, più o meno forte e conico, [...] , in vario grado ripiegati in dentro e che lasciano un'apertura distinta sul margine del becco chiuso. Genere quasi cosmopolita, che comprende circa 30 specie paleartiche con numerose sottospecie, di cui 15 in Italia (Migliarino di padule, Ortolano ...
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Genere di Cetacei (v.) odontoceti da cui prende il nome la famiglia dei Delfinidi (lat. scient. Delphinidae Gray). I delfini sono caratterizzati dall'apertura nasale concava in avanti, dall'assenza di [...] , non tutte ben definite (1929).
Tra i Delfinidi citiamo: il Delfino (Delphinus delphis L.) lungo fino a 2 m., cosmopolita, assai comune nel Mediterraneo; il Tursio o Delfino maggiore (Tursiops tursio Fabr.) lungo fino a 4 m., dall'Oceano Atlantico ...
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Sella, Quintino
Uomo politico e scienziato (Sella di Mosso, Biella, 1827 - Biella 1884). Discendente di una ricca famiglia di industriali della lana, nel 1847 si laureò in ingegneria a Torino e perfezionò [...] come deputato della Destra del collegio di Cossato (Biella). Dotato di una solida mentalità borghese e di uno spirito cosmopolita, si impose subito come uno dei più autorevoli rappresentanti del movimento moderato: nel 1861 fu segretario generale del ...
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Il complesso delle specie animali che popolano una determinata area. La sua consistenza numerica e la sua varietà sono in relazione alla quantità e alla qualità della flora, la quale costituisce la prima [...] , più o meno capaci di adattarsi ai cambiamenti, popolano territori più estesi (specie euricore). Accanto a una f. cosmopolita esistono così tante f. distinte quanti sono gli ambienti: f. marina, lacustre, terrestre, tropicale, temperata, glaciale ...
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Litvak, Anatole (propr. Litwak, Michael Anatol)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kiev il 21 maggio 1902 e morto a Neuilly-sur-Seine il 15 dicembre [...] manifestò sempre una felice propensione a mescolare esperienze, linguaggi e identità culturali così da meritare l'appellativo di 'cineasta cosmopolita'. Tra i suoi film, The snake pit (1948; La fossa dei serpenti) concorse all'Oscar nel 1949 con ben ...
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Genere (Collozoum Meyen) di Radiolarî coloniali (Sphaerozoa Haeck.), privo di scheletro. La specie più nota è il Collozoum inerme Haeck. Esistono una quantità di capsule, nel corpo gelatinoso, cilindrico; [...] alla superficie del mare in autunno e si riducono in germi (alcune colonie in spore, altre in gameti maschili e femminili). I germi cadono lentamente sul fondo, ove incominciano a sviluppare nuovi individui. È cosmopolita e frequente nei nostri mari. ...
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PAGANO, Giuseppe
Giovanni Duranti
PAGANO (Pogatschnig), Giuseppe. – Nacque a Parenzo (oggi Poreč), piccolo agglomerato urbano della costa istriana, il 20 agosto 1896, da Antonio Pogatschnig e Giovanna [...] .
Giuseppe cominciò a frequentare il ginnasio a Capodistria, per poi trasferirsi, nel 1909, a Trieste, città cosmopolita e straordinario insieme di microcosmi ricchi di fermenti politici, artistici e letterari.
Il capoluogo giuliano ebbe un ruolo ...
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BIRAGO AVOGADRO (Avogaro), Giambattista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, in data imprecisabile al principio del sec. XVII, si trasferì con la famiglia a Venezia ancor fanciullo, ne acquistò la cittadinanza [...] intensa attività di poligrafo.
È del resto questa pratica di déraciné, di mestierante opportunista e a suo modo cosmopolita, che caratterizza più tipicamente la sua attività pubblicistica: troppo difforme e slegata e nel contempo aliena da esigenze ...
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HAUSSMANN, George-Eugène
Adriano Prandi
Nato a Parigi il 27 marzo 1809, morto ivi l'11 gennaio 1891, percorse col maggior successo la carriera politico-amministrativa, sostenendo la causa di Luigi Napoleone. [...] la cittadinanza di oneri fiscali ingentissimi, riuscì a trasformare la vecchia capitale nel più celebrato centro cosmopolita: sventrando implacabilmente i vecchi quartieri formò la caratteristica rete stellare delle strade, migliorò sotto ogni ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...