ARAGAZZI, Bartolomeo
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Nacque da Francesco a Montepulciano nella seconda metà del sec. XIV. Abbracciato lo stato ecclesiastico, divenne, prima dell'aprile 1411, segretario apostolico di Giovanni XXIII, [...] , Poggio Bracciolini.
Nell'ottobre dell'anno 1414 egli seguì il pontefice da Bologna a Costanza, ove, nell'ambiente cosmopolita e colto del concilio, che raccoglieva ecclesiastici e laici di ogni paese europeo, oltre che i maggiori esponenti dell ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] italiana del primo Novecento non poteva suggerirgli alcuna idea innovatrice.
La presenza eversiva di Marinetti, cosmopolita, insofferente del cumulo delle tradizioni scolastiche e del bozzettismo ottocentesco, di una letteratura provinciale e ...
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PITTONI, Bianca
Giovanni Contini Bonacossi
PITTONI (Tosoni Pittoni), Bianca. – Nacque a Trieste il 20 marzo 1904 da Valentino Tosoni Pittoni e da Caterina Zebochin. Il padre, austro-marxista deputato [...] Valentino Pittoni e i socialisti triestini e per sfuggire allo squadrismo fascista, Bianca Pittoni frequentò il salotto stimolante e cosmopolita di Anna Kuliscioff. Dopo la morte di Anna Kuliscioff fu molto vicina a Turati e quando quest’ultimo fuggì ...
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ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] spagnola o comunque orientata verso l'ideale di ung cultura extra-provinciale, che matura per adesso nell'ambiente cosmopolita dello Studio bolognese e non tarderà a precisarsi nella imitazione letteraria della poesia dantesca e petrarchesca e infine ...
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CAMUCCINI, Pietro
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista e di Teresa Rotti, e fratello di Vincenzo, nacque a Roma il 6 luglio 1761. Mortogli presto il padre, si volse all'esercizio della pittura, segnalandosi [...] del Domenichino, asportate in parte nel 1812dalla villa Aldobrandini di Frascati. Infatti, fin dalla metà del Settecento l'ambiente cosmopolita degli amatori d'arte e degli artisti che affluivano a Roma si era orientato verso opere di questo genere ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] 1678, di un nuovo teatro, il S. Giovanni Grisostomo, che risultò fra i più importanti d'Europa.
Vissuto in un ambiente cosmopolita, fra religiosi e uomini di cultura, a contatto con politici, artisti, impresari, attori e attrici, nel 1673 il G. poté ...
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CANALE, Luigi Girolamo Malabaila conte di
Ada Piazza Ruata
Nacque a Torino il 10 nov. 1704, figlio unico del conte Giacomo Ignazio e di Anna Lovisa Vallesa dei conti della Morra. La sua famiglia, di [...] la buona volontà (rivelata nei numerosi dispacci inviati a Torino) non gli riuscì di afferrare la realtà viva di un centro cosmopolita qual era L'Aja a metà del sec. XVIII, quando rappresentava il miglior rifugio per esuli politici, liberi pensatori ...
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FRATTINI, Angelo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Milano l'8 ott. 1896 da Carlo e da Maria Righini, studiò legge a Pavia, musica e pittura a Milano, dove espose più volte le sue opere. Giovanissimo, intraprese [...] . Nell'intreccio particolarmente complesso di Due donne per un uomo (ibid. 1933), il F. si immerge nell'alta società cosmopolita, usufruendo del repertorio tipico del romanzo d'azione e poliziesco sino al finale veneziano che porterà la vicenda al ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] il destino delle sue opere storiche e letterarie. Più in generale, dalla famiglia il M. derivò la sua forma mentis cosmopolita, la convinzione di appartenere alla classe dirigente del suo Paese nonché un'educazione non comune per ricchezza di stimoli ...
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DUCROT, Vittorio
Ettore Sessa
Figlio dell'ingegnere ferroviario Victor e di Marie Roche, nacque a Palermo il 3 genn. 1867. 1 genitori, francesi, si erano stabiliti in Sicilia dopo un temporaneo soggiorno [...] (ove era stato mandato per volere della madre), il giovane D., dopo un prolungato esordio mondano nella cosmopolita società isolana fin de siècle, assunse la direzione dell'impresa del patrigno scongiurandone il fallimento (1895) e affrancandola ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; chi non restringe i proprî affetti e...
cosmopoli
cosmòpoli s. m. [comp. di cosmo- e -poli], letter. – Propriam., città mondiale, città che ha caratteri universali (così Paul Bourget chiamò Roma in un suo romanzo, Cosmopolis, del 1893). In stampe clandestine, nome fittizio usato...