Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] da perturbazioni ambientali dovute a cause sia naturali sia antropiche.
Fisica
Elettrologia
R. elettrica
Grandezza definita come il rapporto tra la differenza di potenziale costante agli estremi di un conduttore e l’intensità della corrente continua ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] , contrapponendosi all'arbitrio delle sistemazioni tradizionali, e fondare quella fisica newtoniana che per K. è il paradigma della scientificità e il punto di riferimento costante dei suoi interessi scientifici (alcuni studiosi hanno visto peraltro ...
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Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] dei moti (infatti la velocità lineare di C cessa di essere costante). Nelle ῾Ιποϑέσεις τῶν πλανωμένωγ ("Ipotesi sui pianeti", in due libri) T. dà una versione fisica dei risultati matematici dell'Almagesto e, pur discostandosi in taluni punti ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] utilizzate durante la maturazione dei frutti o dei semi.
Fisica
D. di Arago Dispositivo per mostrare le azioni elettrodinamiche superficie del disco. La lettura del d. avviene a velocità lineare costante di 1,3 m/s; per ottenere ciò la velocità di ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] riferimento ai concetti, ai principî e alle leggi della fisica e afferma al contrario la necessità di una scienza disuso), secondo cui l'aumentato uso costante di un organo lo rafforza, mentre il suo costante disuso lo indebolisce fino a poterne ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] Reichsanstalt e dal 1924 al 1933 diresse l'istituto di fisica sperimentale dell'Università di Berlino. Fu tra i 93 sperimentali. N. riconobbe che la soluzione del problema della costante d'integrazione stava nel trovare le condizioni sotto le quali ...
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Chimico e fisico (Saint Léonard 1778 - Parigi 1850). Primogenito di un procuratore reale del suo paese natale, G.-L. ricevette la sua prima formazione scientifica in un modesto collegio parigino. [...] di Parigi, G.-L. vi ricoprì la cattedra di fisica, che lasciò nel 1832 optando per quella di chimica formulò la legge che regola la loro dilatazione termica a pressione costante. Egli determinò inoltre il coefficiente di dilatazione dei gas, che, ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] -magico: alla base della sua concezione metafisica e fisica sta la visione dell'universo come unità, ovvero la farmacologia: in questi campi è soprattutto notevole la costante polemica contro le teorie galeniche e avicennistiche dominanti nelle ...
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Filosofo (Dysert, Irlanda, 1685 - Oxford 1753). Studiò a Dublino presso il Trinity College, dove fu anche lettore (dal 1707 al 1724), insegnando di volta in volta greco, ebraico e teologia. Ministro della [...] 1729, ma dovette ben presto rinunciare al suo progetto. Costante nella filosofia di B. la preoccupazione di difendere l' sottolineava la pericolosità per la fede delle concezioni, proprie della fisica di Newton, di uno spazio e tempo assoluto e di ...
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Fisici francesi, furono tra gli scopritori della radioattività. Pierre (Parigi 1859 - ivi 1906) esordì nel 1880 con ricerche, condotte insieme al fratello Paul-Jacques, sui fenomeni piezoelettrici, dalle [...] un sale di radio sviluppa calore in modo continuo e costante senza sensibile variazione alcuna (ciò che, apparentemente in contraddizione insieme a H. Becquerel, il premio Nobel per la fisica, per le loro ricerche sulla radioattività; la facoltà di ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di persona, perseverante nei propositi, nei...
similitudine
similitùdine s. f. [dal lat. similitudo -dĭnis, der. di simĭlis «simile»]. – 1. a. letter. Somiglianza, soprattutto in locuzioni, ormai ant., come per s., a s. di, ecc. b. Figura retorica che mira a chiarire (logicamente o fantasticamente)...