Scrittore cubano, nato a Gibara il 22 aprile 1929. All'inizio alterna l'attività di scrittore con quella di giornalista, in particolare di critico cinematografico (raccoglierà più tardi i saggi più notevoli [...] valenze simboliche, sapientemente amplificate dal costante gioco linguistico, che ingloba terminologia del (tra cui Banishing, poi realizzata dal regista R. C. Ceresian), C. I. ha scritto saggi e articoli, raccolti poi in O (Orbis Oscillantis) ( ...
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(App. II, I, p. 437; IV, I, p. 305)
Scrittore argentino, morto a Ginevra il 14 giugno 1986. Ha continuato a servirsi variamente della poesia, del saggio e del racconto, benché personalmente travagliato [...] del lettore in un'esistenza concreta. A questo scopo attacca i concetti basilari che danno sicurezza al vivere: l'universo, una possibile eternità; l'infinito, che schiaccia con la sua costante presenza; infine, la materia, che si disfa in riflessi, ...
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(App. III, I, p. 339)
Scrittore spagnolo. Membro della Real Academia dal 1957, e senatore nelle prime elezioni democratiche (1977), ha ricevuto il premio Nacional de Literatura nel 1984, il Príncipe de [...] La narrativa più recente di C. è caratterizzata da un costante impegno di rinnovamento delle forme narrative e da un linguaggio e lessicale, facendo convergere in una narrazione di notevole spessore i diversi temi a lui cari: amore, violenza, morte e ...
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PEVERELLI, Luciana
Emanuele Trevi
Scrittrice e giornalista, nata a Milano il 16 febbraio 1902, morta ivi il 5 agosto 1986. Ancora giovanissima, iniziò a lavorare nel settore delle riviste femminili [...] rinnovamento in senso ''realistico'' di questo genere.
Merito costante della narrativa della P. è stato quello di saper e Johnny (1960), L'hostess con gli occhi di ghiaccio (1968), I nostri folli amori (1979), Dannata e felice (1980). Della P. − ...
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VALVERDE, José María (App. III, ii, p. 1065)
Ines Ravasini
Poeta spagnolo, morto a Barcellona il 6 giugno 1996. La sua poesia, permeata da una costante preoccupazione religiosa, si è orientata lentamente [...] poeti quali C. Barral e J. Gil de Biedma, con i quali condivise la simbiosi tra letteratura e vita, la visione desolata musicalità, ancorati alla tradizione con cui V. dialogò costantemente.
Inizialmente vincolato al gruppo della rivista Garcilaso, V ...
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Scrittore, nato a Rodi Garganico (Foggia) il 23 gennaio 1926. Laureato in lettere a Firenze, collabora a quotidiani (Il Messaggero, La Stampa) e ai programmi culturali della RAI. I suoi primi romanzi, [...] , G. Cassieri, in Novecento. I contemporanei, ix, ivi 1979, pp. 8985-9006; G. Amoroso, G. Cassieri, in Letteratura italiana contemporanea, iv, Roma 1987, pp. 123-32; S. Caronia, ''Aria cupa''. Una costante psicografica della narrativa di Cassieri, in ...
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WOHMANN, Gabriele
Luigi Quattrocchi
Scrittrice tedesca, nata a Darmstadt il 21 maggio 1932. È autrice di vari cicli di poesie, radiodrammi e teledrammi, ma soprattutto di romanzi e, ancor più, di centinaia [...] un'evoluzione verso toni ironizzanti e anche verso una qualche pur pallida apertura nella costante irrisolta problematicità. Nella congerie di titoli, fra i quali è difficile sceverare, anche per la persistente uniformità dei toni grigiastri più che ...
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(App. III, I, p. 305)
Poeta italiano, morto a Roma il 22 gennaio 1990. Ha collaborato a diversi periodici e quotidiani, fra cui La Fiera letteraria, Il Punto, La Nazione. Nel 1982 ha ricevuto il premio [...] costante di una limpida trasparenza, l'opera di C., uno dei poeti più liberi del nostro tempo, presenta soluzioni di grande efficacia e novità, riducendo progressivamente i Squarotti, G. Caproni, in Novecento. I contemporanei, vol. 9, ivi 1979, ...
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Poeta italiano, morto a Roma il 22 gennaio 1990. Ha collaborato a diversi periodici e quotidiani, fra cui La Fiera letteraria, Il Punto, La Nazione. Nel 1982 ha ricevuto il premio Feltrinelli dell'Accademia [...] costante di una limpida trasparenza, l'opera di C., uno dei poeti più liberi del nostro tempo, presenta soluzioni di grande efficacia e novità, riducendo progressivamente i Squarotti, G. Caproni, in Novecento. I contemporanei, vol. 9, ivi 1979, pp ...
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GALLARATI-SCOTTI, Tommaso Fulco, duca
Letterato e uomo politico, nato a Milano il 18 novembre 1878. Laureato in giurisprudenza, dopo aver esordito con uno studio su Mazzini (G. M. e il suo idealismo [...] la sottomissione: atteggiamento, questo, che mantenne costante anche in seguito, in occasione della condanna di sociali sia partecipando all'attività dell'Associazione per gli interessi del Mezzogiorno, sia studiando i problemi dell'emigrazione. ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
great resignation (Great Resignation) loc. s.le. f. inv. Il fenomeno delle dimissioni volontarie da un posto di lavoro, alla ricerca di alternative più appaganti. ♦ Quelli che dovevano essere i più saggi e maturi, travolti dal loro narcisismo...