PAUSANIA
Giorgio Pasquali
Autore di una periegesi (vedi) della Grecia (Περιήγησις τῆς ‛Ελλάδος) in dieci libri. P. attesta di avere, per lo meno, abitato la regione del Sipilo (Magnesia) ed era certamente [...] di Bisanzio, che cita largamente anche la Periegesi, non lo distingue; anche Polemone scrisse periegesi e fondazioni. E i due P. saranno alla loro volta una sola persona con un P. Damasceno citato da Costantino della Grecia anche ricche di ricordi e ...
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STILICONE (Flavius Stilicho)
Alberto Gitti
Uomo politico e generale. Era figlio di un valoroso vandalo, che sotto l'imperatore Valente aveva comandato un corpo di cavalieri germanici. La madre era probabilmente [...] Goti e d'altri barbari in Italia (invasioni di Alarico del 400, e di Radagaiso del 405), dei Vandali, degli Alani e di altri barbari nella Gallia (406-409), né mancarono le usurpazioni, principale quella diCostantino. St. vinse Alarico con lunghe e ...
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. Nell'antichità. - Secondo un concetto religioso antichissimo e generale, il culto dei defunti è necessario alla loro pace ultramondana; quindi la necessità di lasciare dopo di sé dei discendenti, che [...] bastò spesso ad assicurare i matrimonî. L'apologia del celibato in Grecia comincia solo con la filosofia del sec. IV a. C., di Augusto, nonostante la loro mitezza, trovarono forte ostacolo per essere approvate. Rimaste in vigore fino a Costantino ...
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. Per "concubinato" oggi s'intende la convivenza coniugale dell'uomo e della donna fuori del matrimonio. Nell'antichità esso, diversamente da oggi, era, specialmente per il diritto romano, un istituto [...] Grecia. - La concubina, in Atene, differisce dall'etèra in quanto non è solo strumento di piacere, ma vive nella casa del suo compagno avendo cura di lui; differisce poi dalla moglie, perché, non essendo legata all'uomo da vincolo didiCostantino, ...
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È termine speciale alla monetazione d'argento nel periodo imperiale romano, poiché, durante la repubblica, dal 268 a. C. in poi, (cioè da quando apparve, accanto alla coniazione d'argento dell'officina [...] dell'Illiria, della Grecia e dell'Asia Minore.
I denarî argentei dell'impero, a differenza di quelli della repubblica, valore e il prestigio dell'argento. E si giunge alla riforma diCostantino il Grande, del sec. lV, che, rinnovando i rapporti ...
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Termine artistico accolto dalla Crusca, che lo definisce: figura umana scolpita dalla cintura in su. Esso deriva dal latino bustium (da [com] bustum), nome del luogo dove s'inceneriva e seppelliva il cadavere. [...] il petto. A somiglianza dei "termini" di Hermes,'i Greci usarono porre la testa (προτομή) su corti di romano togato a palazzo Barberini reca in, mano due busti che si riferiscono verisimilmente al culto degli antenati. Dall'età augustea a Costantino ...
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Grande recipiente di solito sotterraneo a forma di pozzo o di stanza a vòlta, ove si raccoglie e si conserva l'acqua piovana che cade su una superficie collettrice, casualmente o appositamente disposta [...] a tre ordini sovrapposti) fatta costruire da Costantino.
Molte delle cisterne romane, come quelle di Thuburnica (a cinque vani paralleli e un sesto perpendicolare), di Cherchell, di Thugga, di Philippeville, sono piuttosto delle piscine limariae che ...
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. Usata da scultori Greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori diversì ha i suoi precedenti nelle civiltà orientali: frammenti di statue [...] il progressivo decadere della Grecia, gl'imperatori devono aver trasferito a Roma una gran parte dei simulacri anche per sottrarli alle depredazioni degli abitanti immiseriti. Il Curiosum Urbis, compilato verso i tempi diCostantino, mostra che nella ...
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È la seconda città della Bulgaria, per importanza e numero di abitanti (83 mila nel 1926). Sorge sulla riva destra della Marizza, nel mezzo dell'ampio bacino che il fiume s'apre fra i Balcani e i Rodopi, [...] Turchia. L'abbandono della Tracia alla Grecia sancito dal trattato di Neuilly ha arrestato questo sviluppo, la popolazione. La fortezza fu restaurata sotto Giustiniano. Gl'imperatori di Oriente Costantino V (741-775), Leone IV (775-780) e Niceforo ...
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. È l'inno più celebre della chiesa bizantina, così chiamato (ἀκάθιστος "non seduto"), perché, come il Tedeum della chiesa latina, deve recitarsi in piedi. Consta di un proemio, nel quale Costantinopoli [...] successive della città dagli assalti degli Arabi sotto Costantino Pogonato nel 677 e Leone Isaurico nel 718, consuetudine diffusasi poi per le chiese di tutta la Grecia". Questa testimonianza esclude l'assedio di Costantinopoli da parte dei Russi nell ...
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greco-romano
grèco-romano agg. – Che si riferisce ai Greci e ai Romani: periodo g.-r., il periodo della storia, dell’arte, della letteratura greca in cui la Grecia fa parte dell’Impero romano (dal 30 a. C. all’età di Costantino o a quella...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...