L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] dittologia, soprattutto a fine verso (cfr. Sberlati 1994).
Ma si dovrà pure segnalare la presenza significativa di ulteriori costellazioni o giaciture fisse, entro cui certi lemmi e non altri si richiamano reciprocamente, come nel caso di acerbo ...
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Figlio
Liliana Zani Minoia
Il concetto di figlio rimanda alla posizione intergenerazionale di un individuo all'interno di un sistema familiare, al quale è legato da vincoli di natura non solo biologica [...] dalla presenza di altre persone, in primis le figure parentali. I coinemi possono collegarsi fra loro, dando luogo a costellazioni di immagini inconsce, quali per es. la 'madre buona', il 'padre buono', la 'madre cattiva', il 'padre-madre', la ...
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CARLO IV di Lussemburgo, Imperatore
M. Mihályi
Nato nel 1316 a Praga, ove morì nel 1378, C. era figlio di Giovanni (1296-1346), conte di Lussemburgo e re di Boemia dopo la morte del cognato, ultimo [...] libri della sua biblioteca ne rivela il gusto eclettico, esotico e scientifico, per es. il Libro delle stelle e delle costellazioni di al-Ṣūfī, della metà del sec. 14°, realizzato a Venezia o Padova (Praga, Památnik národního pisemnictvi-muz. cĕské ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano officine e botteghe, cantieri edili, arsenali e porti divengono [...] ’astronomia. Sin dal VI secolo a.C. erano comparsi i globi celesti, statici e decorati con le personificazioni delle costellazioni. L’iconografia antica dimostra chiaramente che alcune di queste sfere erano realizzate in vetro o in cristallo di rocca ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] di Parkinson, malattie demielinizzanti ecc.; demenze; traumi cranici; avvelenamenti; tumori; coma ecc.), fra le differenti costellazioni cliniche dei singoli pazienti, fra le differenti prognosi (comprese quelle di ineluttabile progressione, che ...
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(II, p. 498; App. I, p. 87; II, i, p. 136; III, i, p. 70; IV, i, p. 101; V, i, p. 125)
Scienze alimentari e nutrizionali
di Emanuele Djalma Vitali
Sul finire del 20° sec., accanto ai tradizionali indirizzi [...] Corcos 1994; Samuel-Lajeunesse, Foulon 1994; Cuzzolaro 1997).
Anoressie e bulimie. - La sistematica clinica definisce le costellazioni di sintomi che devono essere presenti per poter effettuare una diagnosi. La diagnosi psichiatrica è formulata, per ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] a più vasti campi, venendo posta in relazione col cosmo, per acquistar con ciò un'assoluta stabilità. L' "orientamento" in rapporto a costellazioni o al corso del sole sta a base della costruzione dei templi egiziani, allo stesso modo in cui l'antico ...
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(IV, p. 26; App. II, i, p. 228; III, i, p. 120; V, i, p. 194)
Parte introduttiva
di Giorgio Gullini
La coscienza sempre più diffusa dell'integrazione disciplinare nella ricerca scientifica, come correttivo [...] e culturali di un territorio, che, nei prossimi anni, potrebbe trovare sistematica attuazione. Sono infatti programmati lanci di costellazioni di piccoli satelliti che dovranno assicurare una copertura della stessa scena ogni dodici ore e con una ...
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Stati Uniti
Elio Manzi
Giuseppe Smargiassi
Tiziano Bonazzi
(XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, ii, p. 889; III, ii, p. 821; IV, iii, p. 457; V, v, p. 238)
Ambiente e geografia umana ed economica
di [...] , secondo il modello proposto da J. Gottmann negli anni Sessanta, si possono definire megalopoli, perché raggruppano costellazioni di città, incluse enormi estensioni di insediamenti periferici della classe media, le outer cities. La prima megalopoli ...
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Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] un grandioso tempio a Babele, Esagil, con un'altissima torre a gradini, e Anu colloca il fatidico arco di Marduk quale costellazione nel cielo. Con ciò è finita la cosmogonia dell'epopea Enuma elish, la quale ha dunque per dio formatore dell'universo ...
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costellare
(letter. constellare) v. tr. [tratto da costellato, che è dal lat. tardo constellatus, der. di stella] (io costèllo, ecc.). – Ornare di stelle; più com. fig., cospargere d’altre cose in modo simile a quello con cui sono sparse le...
costellazione
costellazióne (letter. constellazióne) s. f. [dal lat. tardo constellatio -onis, der. di stella «stella»]. – 1. a. In astronomia, aggruppamento apparente di stelle sulla volta celeste (in passato detto anche asterismo), in cui...