Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] che come Bruto e Cassio fu l’ultimo romano, o sia italiano. Sarà in avvenire nello pp. 103-143; M. Rosa, Tra cristianesimo e lumi: l’immagine del vescovo nel all’età liberale. Clero, Sinodi e laicato cattolico in Italia, Padova 1974; M. Guasco, ...
Leggi Tutto
Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] dipendono dalle condizioni dell’Italia. L’impero che il pontefice romano tiene nel mondo del pensiero e della fede, è ce ne sarebbe stato per un cristianesimo diverso da quello cattolico»47. C’erano bensì i cattolici liberali, che condividevano con i ...
Leggi Tutto
La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] cattolici sarebbe diventato “il cantore della Grazia”: con La dolce vita Fellini, spiegava Taddei, “voleva parlare della spiritualità del cristianesimo l’assistenza e l’accompagnamento delle sacre funzioni. Rito romano, Milano 1914; CP (1930) = S. ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] non sarebbe stata possibile la fioritura del cristianesimo senza la continuazione di un assetto civile ispirato e dei Comitati cattolici non è possibile movimento cattolico che meriti il nome di italiano. Potrà essere romano, milanese, napoletano, ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] dello stabilirsi di una sua egemonia sul periodico romano, benché essa non venisse mai formalizzata con un .
6 S. Fontana, La controrivoluzione cattolica in Italia, cit., p. 282.
7 G. Campanini, Cristianesimo e civiltà in Ventura, in Gioacchino ...
Leggi Tutto
«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] illuminare qualcosa della storia più recente della cultura cattolica e del cristianesimo in Italia. Di questa storia e delle quell’altre parole del medesimo apostolo: il razionale vostro culto [Rom.12, 1]. Ma non solo si conciliano; si spiegano anzi ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] , sebbene il controllo romano pesasse ancora molto.
Non Indelicato, La preparazione del Vaticano II, «Cristianesimo nella storia», 8, 1987, 2, F. Casula, G. Tassani, La chiesa e i cattolici in Italia nel periodo postconciliare, in Storia della società ...
Leggi Tutto
La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] del cristianesimo organizzato, vede un primo cambiamento nella frattura riformista e nella reazione cattolica 1876-1889), in Roma e la scienza (secc. XVI-XX), a cura di A. Romano, «Roma moderna e contemporanea», XII, 1999, 3, pp. 463-498.
25 D ...
Leggi Tutto
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] di Pistoia; quel rimettere in discussione il primato romano, che era stata una caratteristica di quei movimenti riformatori e nella gerarchia cattolica.
Nel 1902 tiene un discorso ai democristiani romagnoli su Libertà e cristianesimo in cui afferma ...
Leggi Tutto
Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] è vivo ancora oggi4.
Il calendario romano dei Santi
Sono molte le ragioni degli Albanesi. Le comunità, divenute cattoliche, fanno capo all’eparchia di Piana (c.650- c.1050), in Storia del Cristianesimo. Religione, Politica, Cultura, IV, Vescovi, ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...