Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] e ripresa dalla giurisprudenza romana, fu adattata al cristianesimo da Tommaso d'Aquino. Secondo Tommaso, il diritto dello scontro storico, politico e ideologico tra le democrazie liberali e i vari regimi autoritari o totalitari, tra il capitalismo ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] ribellione alla Chiesa di Roma, che aveva generato la peste politica del liberalismo, della democrazia, del socialismo, del comunismo; riconquistare la società al cristianesimo per realizzare nel mondo moderno il Regno di Cristo. Era ambizione morale ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] patristica e nelle prime esperienze del cristianesimo organizzato, vede un primo cambiamento Gli spazi della morale. Buon costume e ordine delle famiglie in Italia in età liberale, Roma 2004.
31 J. Gaudemet, Il matrimonio in occidente, cit., p. 319 ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] una certa influenza delle idee cattolico-liberali sul liberalismo moderato. Negli anni Trenta Lambruschini si d’oggi, I, Roma 1904, p. 16, n. 1.
32 L. Bedeschi, Cristianesimo e libertà. Il discorso di Romolo Murri (San Marino 1902), Urbino 1999, p. ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] storia religiosa a quella profana lungo tutto l’excursus sul cristianesimo antico:
Mon dessein n’est pas de repaitre la vaine fosse falsa «essendo certo che Costantino Magno fu molto liberale verso la Chiesa Romana»85; concludeva perciò che il ducato ...
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MARINO, Giovan Battista
Alessandro Martini
(Giambattista). – Nacque a Napoli il 14 ott. 1569 da Giovan Francesco, giureconsulto; il nome della madre è ignoto.
Il padre coltivava la poesia e pare si [...] del sacro, da cui discende una relativizzazione dello stesso cristianesimo, eluso nel poema nella sua realtà dottrinale e storica progetto di per sé giustificato dal clima culturale assai liberale vigente in Francia e che peggiorò soltanto al momento ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] visto il trait d’union fra il crepuscolo del cattolicesimo liberale e l’alba d’un riformismo sorto nella stagione e Sera di Emmaus del 2008), tutti segnati da un cristianesimo drammatico, da un lato spalancato al cielo e dall’altro testimoniato ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] romanticismo è in fatto di lettere il sinonimo e l'uguale del liberalismo in politica. E persuaso non a torto il Betti che romanzo è post-1870. Anti-spiritualismo ed anti-cristianesimo, ispiratori altresì del massoneggiante romanzo storico dei ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] inevitabilmente emergeva un naturalismo religioso legato a un cristianesimo cultuale.
Così mentre al Nord si avevano 59-100.
19 Cit. in B. Pellegrino, Vescovi «borbonici» e Stato «liberale» (1860-1861), cit., p. 33.
20 Cfr. F. Molfese, Storia del ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] , preferisce piuttosto sottolineare la concezione liberale di Costantino, la cui tolleranza cit., p. 617.
95 Cfr. P. Siniscalco, Gli imperatori romani e il cristianesimo nel IV secolo, in Legislazione imperiale e religione nel IV secolo, cit., pp ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...