Sun Zhongshan
Politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866-Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest’ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, [...] , dove un suo fratello era emigrato, e si convertì al cristianesimo. Dopo essere tornato in patria, si trasferì di nuovo a Repubblica, ma il suo autoritarismo e i meccanismi liberali della Costituzione repubblicana entrarono in conflitto. Nell’agosto ...
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Maritain, Jacques
Filosofo francese (Parigi 1882- Tolosa 1973). Di famiglia protestante, terminati gli studi liceali si iscrisse alla Sorbonne, dove frequentò per alcuni anni i corsi di scienze naturali, [...] integrale), in cui prefigura una società liberale e democratica, ma cristianamente ispirata, elaborando e la legge naturale; Christianisme et démocratie, 1943, trad. it. Cristianesimo e democrazia; La personne et le bien commun, 1947, trad. it ...
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BIRAGHI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vignate presso Cernusco sul Naviglio (Milano), da Francesco e da Maria Fino, il 2 nov. 1801, entrò nel 1810 nel seminario di S. Pietro Martire a Seveso. Ordinato [...] , che rivelava l'intendimento di servirsi della storia del cristianesimo per fini apologetici. Scarso fu perciò nelle opere del non nascose dapprima le sue simpatie per il clero liberale, collaborando a IlConciliatore (1860-61). Ma condannato questo ...
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AUDISIO, Guglielmo
Francesco Corvino
Nacque a Bra (Cuneo) il 27 genn. 1802, di famiglia popolana, e fatti i primi studi nel seminario della sua città natale, si laureò in filosofia e teologia all'università [...] Margotti, il giornale quotidiano L'Armonia, organo clericale. Inviso ai liberali piemontesi, l'A., nel 1849, fu accusato di non . Gentile a pp. 309 s.; A. Della Torre, Il Cristianesimo in Italia dai filosofisti ai modernisti, Palermo1911, pp. 221-223 ...
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BRACCIFORTI, Ferdinando
Gino Cerrito
Nato a Fermo il 15 nov. 1827 dal conte Vincenzo e da Giulia Cioccolanti, compì i primi studi nel collegio dei barnabiti di Parma e divenne poi paggio alla corte [...] volgeva, per il carattere e per la formazione ideologica profondamente liberali e tolleranti del B., la propaganda della rivista era pacata , Milano 1866; Patriottismo e cristianesimo,per l'autore del "Cristianesimo senza miracoli", Milano 1866; ...
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La Mennais (dal 1837 Lamennais), Felicite-Robert de
La Mennais
(dal 1837 Lamennais), Félicité-Robert de Pubblicista e filosofo francese (Saint-Malo, Ille-et-Villaine, 1782 - Parigi 1854). Sulla sua [...] la partenza di La M. da Roma, il cattolicesimo liberale dell’Avenir (1832), senza tuttavia nominare né il giornale M. si firmava democraticamente Lamennais), catechismo popolare del nuovo cristianesimo sociale, poi De l’esclavage moderne (1840), per ...
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tirannia
Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide. Il problema della t. appare già ampiamente sviluppato nel pensiero politico greco, e riceve da Aristotele una formulazione di importanza [...] limite invalicabile dal potere. T. è per il cristianesimo violazione della legge naturale e quindi misconoscimento dei doveri garanzie costituzionali, della limitazione dell’assolutismo regio, della formulazione di una concezione liberale dello Stato. ...
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Azeglio, Massimo Taparelli d’
Andrea Campana
Patriota e scrittore (Torino 1798 - Cannero 1866). Le citazioni di M. nell’opera del liberale moderato A. sono poche, seppure significative. Per via della [...] romagnola, svolta in qualità di rappresentante del movimento liberale e tesa a ricondurre al riformismo cavouriano i però ogni accenno alla superiorità del paganesimo antico rispetto al cristianesimo: vi si afferma soltanto che la Chiesa di Roma ...
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integralismo
Nella sua accezione più generale, l’i. designa qualsiasi atteggiamento orientato alla applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una qualche dottrina [...] classi sociali, all’insegna di una concezione globale e unitaria del cristianesimo, inteso come un sistema di vita, e del pensiero in e di laicizzazione politica, che instaurano i regimi di democrazia liberale del 19° sec., l’i. cessa di essere la ...
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Occidente
In senso storico e culturale, il termine O. è stato usato per indicare una zona geografica di volta in volta definita in riferimento all’opposto termine Oriente. Dal sec. 16° si designò come [...] seppure in misura minore, in una religione comune, il cristianesimo. In seguito, con l’allontanamento dei turchi dall’ a Cavour) come netta contrapposizione fra due «mondi»: un O. liberale e un Oriente assolutista. A ciò si aggiunse la polemica, all ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...