Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] di F.W. Nietzsche: per lui tutta la storia occidentale a partire dal cristianesimo, fino all’affermarsi della democrazia con la Rivoluzione francese e al dilagare del socialismo, è un processo di decadenza e di involuzione: alla vita terrena viene ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] Armando Carlini, che invece cercava di conciliare idealismo e cristianesimo.
Nel 1930 il G. conseguì la libera docenza redazione della Carta della scuola e, durante la Repubblica sociale italiana, assunse la direzione del Centro didattico di Padova. ...
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BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] , e sulle sue possibili conciliazioni col cristianesimo, e alle discussioni intorno alle recenti In questi anni del dopoguerra collaborò pure alle riviste Bilychnis e Riforma sociale.
Il B. morì a Firenze il 10 apr. 1924nella più completa ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] la città dell'uomo sotto il profilo giuridico e sociale, viste sempre in connessione con la questione teologica, 1992; G. Ferretti, I. M. filosofo della religione e interprete del cristianesimo, in Filosofia e teologia, VII (1993), pp. 629-665; La ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] sfruttamento capitalistico è l'uso dell'uomo come mezzo e non come fine) e i suoi ideali ultimi coincidono con quelli del cristianesimo; cosicché socialismo e cristianesimo, seppure diversi tra di loro, possono e devono allearsi e conciliarsi. Se il ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] su L'ordine ed i fatti morali, Alessandria 1874), il cristianesimo, aprendo l'uomo alla dimensione della libertà, rimaneva a fondamento individuo all'apice, lo Stato alla base della piramide sociale, questo è voluto dalla civiltà cristiana: azione del ...
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PASSERINI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque nella notte fra il 27 e il 28 settembre del 1793 a Casto, in Val Sabbia (Brescia)
Jonathan Salina
, da Giacomo e Lucia Zanetti.
La famiglia, attiva [...] cristianesimo (Lipsia [Lugano] 1833) – della Filosofia della rivelazione e delle Lezioni sul cristianesimo , XLIII (1988), 1, pp. 19-23; R. Zangheri, Storia del socialismo italiano, I, Dalla Rivoluzione francese a Andrea Costa, Torino 1993, pp. 54 ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] d.C.). L’ideale della comunione dei beni fu altresì presente nel cristianesimo delle origini, come testimoniano gli Atti degli apostoli e il pensiero di s la dittatura del Partito comunista, ma sul piano sociale si è aperta in maniera via via più ...
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BRENNA, Luigi
Ugo Baldini
Nato a Roma il 17 apr. 1737, entrò giovanissimo nel Collegio Romano, ove seguì con tanto profitto le lezioni di storia ecclesiastica di P. Lazzeri da essere scelto per tenere [...] Il B. non aderiva a tali interpretazioni, poiché il cristianesimo gli serviva come metro assoluto di giudizio, ed era propenso degli Amerindi, sia pure sottolineando il valore formativo dell'ambiente sociale per l'individuo.
Ma il suo scritto che, in ...
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Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] epoca organica e quindi di una nuova e stabile organizzazione sociale. In essa il potere spirituale spetta agli scienziati, ossia futura, che segna quindi una sorta di ritorno al cristianesimo delle origini: i «nuovi cristiani» devono edificare la ...
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cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...