Hakam I
Emiro omayyade di al-Andalus (Cordova 770-ivi 822). Terzo della sua dinastia, salito al trono nel 796, dovette domare rivolte dei sudditi musulmani e tentativi di autonomia dei signori cristiani, [...] meritandosi per questo fama di spietatezza ...
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Milizia civica, composta da elementi locali, che si mantenne dal 16° al 19° sec. in alcuni distretti montuosi di Grecia, Epiro e Macedonia. Il governo ottomano, non riuscendo a debellare la resistenza [...] dei cristiani che, abbandonando i centri abitati, si davano alla guerriglia (i clefti greci e gli aiduchi serbi), ricorse al sistema di riconoscere alcune di quelle bande e organizzarle in corpi di polizia, a condizione che assicurassero la ...
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Ávila Città della Spagna, nella Castiglia-León.
Storia
Di origine fenicia, colonia romana, fu sede vescovile dal 4° sec. e centro del movimento priscillianista (➔ Priscilliano); passata agli Arabi nel [...] sec. 8°, fu riconquistata dai Cristiani nel sec. 11°. Nel Medioevo ebbe un ruolo militare e strategico perché posta a dominio di una delle vie di transito fra Nuova e Vecchia Castiglia. Lo sviluppo economico, dovuto alle attività artigianali di ebrei ...
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GIUMAYYIL, Pierre
Paolo MIGNANTI
Uomo politico libanese, maronita. Giovanissimo, nel novembre 1936 (esercitava la professione di farmacista, e si era distinto come sportivo) fondò il movimento delle [...] varie traversie divenne il più forte partito libanese per numero di aderenti (l'iscrizione fu aperta anche ai non cristiani) e per organizzazione, ed ebbe larga parte nella politica libanese degli ultimi anni. Il peso delle Falangi si rivelò ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] , egli era ben lungi dall’essere l’unico membro del collegio imperiale, o il primo, a dichiarare la tolleranza per i cristiani. Galerio lo aveva fatto di recente, nel 311, e lo stesso Massenzio aveva messo in atto una tale politica molto prima ...
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Principe berbero (m. 689), capo della tribù degli Auraba, che nell'ultimo quarto del sec. 7º guerreggiò contro gli Arabi, impersonando poco prima della regina al-Kāhina la resistenza degli indigeni nordafricani [...] e degli elementi cristiani e latinizzati contro l'occupazione musulmana. Dopo aver ricacciato temporaneamente gli Arabi verso la Cirenaica, e aver regnato con giustizia alcuni anni nel territorio corrispondente alle attuali Tunisia e Algeria ...
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(lat. Homeritae) Nome con cui, dopo la spedizione di Elio Gallo (24 a. C.), furono designati nel mondo classico i Ḥimyar, che allora costituivano la popolazione più numerosa dell’Arabia meridionale. Martiri [...] , Ḥārith o Ḥāritha). Su tale persecuzione e martirio abbondano i documenti in molte letterature orientali, dalla siriaca alla greca, all’etiopica e all’araba. Per reazione al martirio degli O., il re dell’Abissinia cristiana, Kaleb, occupò lo Yemen. ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] in edifici cristiani. Dopo la riconquista di Toledo artefici m. ne caratterizzarono l’aspetto: le prime chiese m. sono della fine del 12° sec.-inizio del 13° (la moschea trasformata in chiesa del Cristo de la Luz, 12° sec.; San Roman, 1221; ...
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re‛āyā Nell’Impero ottomano, sino ai primi del 17° sec., i ‘sudditi’ che erano soggetti al pagamento delle imposte ed erano esclusi dalle cariche pubbliche. Successivamente nella pubblicistica europea [...] sui Turchi furono denominati r. i contadini cristiani in condizione di soggezione; a partire dal 18° sec. sino alle riforme del 1839 (quando il termine fu abolito), tutti i sudditi non musulmani. ...
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Nomignolo dato dagli Inglesi (ingl. mad "pazzo") al capo religioso e politico somalo musulmano, appartenente alla confraternita aṣ-Ṣāliḥiyya, Muḥammad ibn ῾Abdallāh ibn Ḥasan, in forma somala Muḥammad [...] ῾Abdille Ḥasan (1864-1920). Nel 1899 proclamò contro i cristiani stanziati in Somalia, soprattutto inglesi ed etiopici, il gihād, che durò fino al 1920, quando la riaffermazione del diretto dominio italiano in Somalia e una energica campagna ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).