SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] esempio lo stesso Filone, il più grande scrittore dell'ellenismo giudaico, il quale nelle numerose sue opere, quasi tutte a commento nuovo oggetto di contesa e divisione fra i credenti in Gesù Cristo e i Giudei che non lo vollero riconoscere. Sotto la ...
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GIUSTINO ('Ιοστῖνος), santo
Mario Niccoli
Martire e scrittore cristiano, il principale rappresentante della letteratura apologetica greca del sec. II (v. apologetica). Nacque a Flavia Neapolis (oggi [...] . Con qualche probabilità su denuncia di questo, G. fu tradotto come cristiano davanti al prefetto di Roma Giunio Rustico (fra il 163 e il 167 valore alla legge giudaica). Ma il λόγος si è ora incarnato e rivelato in Cristo (G. vuol difendere ...
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MONOTEISMO (dal gr. μόνος "solo, unico" e θεός "dio")
Raffaele Pettazzoni
È la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto "monoteistiche" in contrapposizione alle "politeistiche", [...] daeva, "dio", assume il senso di "demonio"). Essa è dunque un carattere essenziale del monoteismo.
Il monoteismo giudaico e poi cristiano, a contatto con le religioni politeistiche, si pose il problema dell'origine dei molti dei adorati dai gentili ...
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TIRO (arabo Ṣūr)
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
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Antichissima città della Fenicia, oggi ridotta a un piccolo centro marittimo di 5-6 mila abitanti nella Repubblica Libanese. Sorge su una penisoletta, [...] tempo il nome di Claudiopoli: nel 66 d. C., per la guerra giudaica, vi fu compiuta una strage degli Ebrei che vi abitavano. Da Settimio una chiesa cristiana delle origini, divenne anche un centro cristiano: nel 335 vi fu tenuto un sinodo.
Sotto ...
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TERAPEUTI (Θεραπευταί)
Umberto Cassuto
Secondo il De vita contemplativa di Filone, unica nostra fonte, i terapeuti furono una comunità religiosa giudaica avente la sua sede principale presso il lago [...] monachesimo cristiano (del resto già Eusebio da Cesarea e altri avevano supposto che Filone descrivesse qui monaci cristiani); altri invece ha pensato a un tardo autore ebreo che avrebbe similmente voluto fare l'elogio di tendenze ascetiche giudaiche ...
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SUBORDINAZIONISMO
. Il pensiero cristiano si è trovato fin dall'inizio di fronte alla difficoltà di accordare la fede in un unico Dio creatore con gli onori divini tributati al Cristo, al problema dei [...] rapporti fra l'economia religiosa giudaica e il nuovo messaggio religioso, alla necessità di far partecipare il Cristo, in quanto Dio, all'opera della creazione. Esclusa a priori la fede in una pluralità di dei e mancando d'altra parte ancora una ...
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SAINT-MARTIN, Louis-Claude de
Pio Paschini
Teosofo francese nato il 18 gennaio 1743 ad Amboise, morto il 13 ottobre 1803 ad Annay presso Châtillon. Il libro L'Art de se connaître soi-même di J. Abbadie [...] lo spinse a riflessioni mistiche. Entrato nella carriera militare, conobbe Martinez de Pasqualis, cristiano portoghese di origine giudaica, che teneva scuola di scienze occulte e insegnava formule per ottenere l'assistenza delle potenze superiori e ...
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NAZIREATO (ebraico nazīr, nazīrūth)
Alberto Vaccari
Istituzione religiosa presso gli Ebrei. N'erano doveri negativi:1. astenersi da ogni bevanda alcoolica; 2. non tagliarsi i capelli; 3. fuggire ogni [...] piedi il tempio (Flavio Giuseppe, Antichità, XIX, v1,1; Gumra giudaica, II. xv,1) ne troviamo le pratiche. Il nazireato temporaneo rompere il suo voto (Amos, II, 11).
Col monachismo cristiano il nazireato ha solo una pallida analogia, e con le parole ...
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ḤUSEIN, Kāmil
Francesco Gabrieli
Scrittore arabo egiziano, nato al Cairo il 20 marzo 1901. La sua opera letteraria si accompagna, con spirito umanistico, a un'attività scientifica e professionale di [...] di sé e al coraggio della verità; un coraggio che all'umanità, giudaica e romana, e poi anche oltre quegli etnici confini, è mancato, di K. Ḥ. un'eco profonda in ambiente cristiano delle varie confessioni.
La posizione teologicamente agnostica e ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] a Lauriacum nel 304 d.C., e del vescovo e scrittore cristiano Vittorino di Petovio (Ptuj) nello stesso anno. Dagli atti del il proprietario come Bar Kathros, noto anche da fonti giudaiche come membro di una famiglia di sacerdoti famosa per aver ...
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verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità:...
stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...