La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] anche criteri geopolitici. La Spagna, per esempio, sembra essere stata più aperta alle novità scientifiche di quanto Paul, 1967.
Ramati 1996: Ramati, Ayval, Harmony at a distance. Leibniz's scientific academies, "Isis", 87, 1996, pp. 430-452.
Reeds ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] 'Universo, opera del Dio platonico, offrivano un ulteriore criterio per rendere il Cosmo il più armonioso possibile. Rapportando del secolo in Leibniz, e nel corso del Settecento in ampi settori del pensiero scientifico e musicale di aree culturali ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] di nazione - etnica, culturale e politica - non disegnano una linea evolutiva univoca e soprattutto non definiscono un criterio utile Leibniz, da Lessing e da Schiller nel XVIII secolo e lo stesso amor di patria puramente politico di Federico II di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] criteridi sorveglianza furono tuttavia condizionati dall’urgenza antiprotestante. La giurisdizione universale didi Francis Bacon, Descartes, Hobbes, Baruch Spinoza (1632-1677), Locke, ma non Pierre Gassendi (1592-1655), né Gottfried W. von Leibniz ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] a dire la capacità sia di valutare costi e benefici delle opzioni in gioco sia di adottare un criterio sulla base del quale fare razionalismo cartesiano e nella Monadologie (1720) di Gottfried Wilhelm Leibniz, che ci ricorda come ogni persona sia ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] di Hicks. Questa enfasi sul principio della relazione e del contesto è all’origine del primato che la triade Leibniz-Mach morale da un lato e un’ascrizione di valore, una motivazione e un criterio direttivo dell’agire morale dall’altro. Sono ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] suggerirono anche feconde direzioni d'indagine e i criteri collegiali di investigazione della natura, poi adottati nel 1660 G.W. Leibniz fu artefice di un estremo tentativo di compromesso speculativo tra il concetto aristotelico di sostanza e le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] parola»), la nuova sensibilità umanistica sostituì il criterio della comprensione del significato globale del testo.
profitto dallo stesso Gottfried W. von Leibniz. L’algebra forniva una trattazione sistematica di tutta la materia, formulando chiare ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] vera quiete di un corpo, rilevato grazie al criterio della rotazione, non può essere considerato assoluto, ossia valido per ogni altro corpo in quiete rispetto a esso.
Il tema della relatività è affrontato anche nell'epistolario con Leibniz; questi ...
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CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] a detta di uomini molto vicini al C. come C. Antonioli e A. Fabroni, il criterio ispiratore di un compendio di metafisica che informazione notevolemente arretrata (non compaiono Newton, Locke, Leibniz). Il trattato è quindi ben lontano dall'essere ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...