VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] e poi ancora rapporti fra la critica e l'eloquenza e le arti, inconvenienti del metodo geometrico applicato alla fisica, atomi, come anco tutti gli animali; e che gli uomini più giudiziosi cominciassero a fabbricar le case, terre, castelle e città, e ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] degli altri ed è per così dire unicamente dal loro giudizio che deriva il sentimento della propria esistenza.
Questo motivo della moderna sociologia del lavoro. Ai temi tradizionalmente legati alla critica della divisione del lavoro, si aggiunge ...
Leggi Tutto
Al pensiero e all'opera di Edmondo Husserl (1859-1939) si ricollega oggi un vasto movimento filosofico. Già per Hegel il termine di ufenomenologia" (cfr. la sua Fenomenologia dello Spirito) caratterizzava [...] dubitare dell'esistenza del mondo (come nel dubbio metodico cartesiano), ma solo di prescinderne, di sospendere ogni giudizio o asserzione dottrina della scienza, e costituisce l'organo della critica della scienza. Si comprende così l'odierna crisi ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato ad Arezzo il 9 settembre 1896. Prof. univ. dal 1932, insegna dal 1951 filosofia teoretica a Roma; redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore [...] poi come critico di esso, pervenendo alla formulazione del "problematicismo", il quale pone un'antinomia tra ricerca e soluzione (La vita come ricerca. Firenze 1937), tra esteticità e filosofia (La vita come arte, ivi 1941), tra amore e giudizio (La ...
Leggi Tutto
LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] anni dell'impegno democratico) al 1902 cambiava solo il giudizio sulla Triplice: da impaccio e insopportabile freno delle mire 129; E. Garin, A. L. nella storia della cultura e del movimento operaio, in Critica marxista, XVII (1979), 2, pp. 67-81; G. ...
Leggi Tutto
Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] delgiudizio scientifico, fatta valere da molti, e fra essi dallo Albert, in funzione antideologica. In Plädoyer für kritischen Rationalismus (1971) Albert fa di Weber ‛in un certo senso' un precursore di Popper, e presenta il razionalismo critico ...
Leggi Tutto
GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] nettamente antifascista, trasparente nelle pagine dedicate alla criticadel tiranno; un profondo interesse di tipo si considera il corso della sua vita, si può azzardare un giudizio: forse furono proprio quelli gli anni in cui Garin riuscì a ...
Leggi Tutto
POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] in forme ancora più esplicite la legittimità delgiudizio morale sullo stato presente della Chiesa, ), pp. 277-318; C. Oliva, Note sull’insegnamento di P. P., in Giornale critico della filosofia italiana, VII (1926), pp. 83-103, 179-190, 254-275; P. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] Il riferimento all’Idea è espresso in termini filosofici come giudizio sintetico a priori dalla seguente «formola ideale»: «l’ capire lo sviluppo critico e in parte autocritico del suo pensiero sono le clamorose smentite storiche del suo progetto: dal ...
Leggi Tutto
Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] senziente da cui affiora, a filo della percezione, il pensiero. Nella Critica dell'ideologia contemporanea (1967), nell'affrontare la questione delgiudizio valutativo D. V. così traccia lo schema di parafrasi valutativa in cui identifica, appunto ...
Leggi Tutto
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...