MENCKEN, Henry Louis
Salvatore Rosati
Critico e filologo americano, nato a Baltimora il 12 settembre 1880. Esordì con versi (1903), studî su G. B. Shaw (1905) e Nietzsche (1908), di cui tradusse l'Anticristo [...] in Germania, donde ripartì all'intervento degli Stati Uniti, riprendendo (1918) il suo posto all'Evening Sun. Esercitò la criticaletteraria in periodici, specie nello Smart Set (dal 1908) di cui divenne (1914) condirettore. Nel 1923 fondò con G. J ...
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Filologo e criticoletterario, nato a Savona il 9 luglio 1913; dapprima prof. nei licei classici, poi (1950-52) prof. di letteratura italiana nell'univ. di Catania, indi (dal 1952) di Padova; condirettore [...] di Lettere italiane, segretario generale della Fondazione Cini.
Accanto a numerose opere di criticaletteraria (Linee di una storia della critica al Decameron, Genova 1939; E. De Marchi, Brescia 1946; Alfieri e la ricerca dello stile, 1ª ed., Firenze ...
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Germanista, nato a Porto Maurizio il 20 ottobre 1889, morto a Bologna il 7 luglio 1960; dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi (1927-59) prof. di lingua e letter. tedesca all'univ. di Bologna.
Tra [...] le sue varie pubblicazioni di filologia e criticaletteraria giova ricordare: J. P. Hebel (Bologna 1921); Der Junge J. Gorres und F. Holderlins Hyperion (Heidelberg 1924); Hamann und Herder (Bologna 1930); Dante und Stefan George (ivi 1936); Italien ...
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Filologo e critico, nato a Ferrara il 3 luglio 1915; dapprima prof. nei licei, dal 1952 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Pavia.
A saggi di criticaletteraria (Saggio sul Sacchetti, Bari 1951; [...] Studi e ricerche di letteratura italiana, Firenze 1951; Filologia e critica, Napoli 1955) unisce acuti studî di filologia e di metodologia (Studi sulle rime del Tasso, 1950); è autore di ottime edizioni dell'Orlando Furioso (Milano 1954) e della ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] negli USA a partire dagli anni 1930. La linguistica è il terreno privilegiato delle prime manifestazioni consapevoli. La criticaletteraria e l’etnologia sono i campi contigui di più immediata espansione. In diversi settori della scienza tra la fine ...
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Linguista e criticoletterario (Vienna 1887 - Forte dei Marmi 1960); insegnò nelle univ. di Marburgo (1925-30), Colonia (1930-33), İstanbul (1933-36) e dal 1937 alla Johns Hopkins University di Baltimora. [...] dei Lincei (1960). Ha originalmente approfondito lo studio di un importante settore della linguistica e della criticaletteraria, la stilistica. Tra le sue opere: Die Wortbildung als stilistisches Mittel exemplifiziert an Rabelais (1910); Aufsätze ...
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Filologo classico (San Piero in Bagno 1876 - Vilminore di Scalve 1965). Prof. univ. dal 1922, insegnò letteratura greca a Messina, Pisa, Padova; diresse la Biblioteca Classense di Ravenna. Socio nazionale [...] dei Lincei (1947). Fra le sue opere filologiche: La trilogia di Prometeo (1904); La criticaletteraria di Dione Crisostomo (1911); La Poetica di Aristotele, trad. e comm. (1916); Le Coefore di Eschilo (1926); Poeti e filosofi di Grecia (1940). Nei ...
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Filologo e critico italiano (Genova 1862 - Firenze 1923), prof. dal 1892 all'univ. di Firenze; socio corrispondente dei Lincei (1920). Iniziò la sua attività come linguista, poi prevalse in lui l'interesse [...] per la filologia e la criticaletteraria. Nel Bullettino della Società Dantesca Italiana, di cui fu direttore dal 1906 alla morte, e su altri periodici, pubblicò importantissimi saggi danteschi. Con grande sicurezza filologica, acutezza e ampiezza di ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] hanno portato a individuare nella rielaborazione il segno distintivo della popolarità dei canti, dall’altra alle precisazioni della criticaletteraria (Croce), che hanno chiarito il concetto di tono p., identificato con un certo tono del sentimento e ...
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Filologo e criticoletterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] l'opera d'arte nella storia». Ha notevolmente allargato i territori del «letterario» e i modi di leggerlo attraverso i suoi studi su Tecniche della criticaletteraria (1967), Scienza e letteratura (1978), Ermeneutica e commento. Teoria e pratica dell ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...