NOVECENTO
Palma BUCARELLI
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. Arte. - Sulla fine del 1922, nella galleria Pesaro in Milano, un gruppo di artisti composto da Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Pietro [...] ", e quindi il disprezzo per ogni forma di naturalismo, di psicologismo, di sentimentalismo piccoloborghese, di estetismo e di criticismo, e il culto dell'immaginazione, dell'avventura, del rischio, del nuovo, della volontà come "magico" dominio dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] forma della filosofia in generale, 1794; Sull’io come principio della filosofia, 1795; Lettere filosofiche sul dogmatismo e il criticismo, 1795). Dall’altro lato la filosofia della natura, a cui è indotto dalla necessità di spiegare il nesso tra l ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] F. l'influenza dell'opera di Mamiani, anche se tra i due non mancarono le differenziazioni. Nonostante ciò i suoi critici di allora, e in parte, successivamente, anche G. Gentile, videro principalmente nel F. il discepolo di Mamiani, mentre i suoi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La varietà delle riflessioni sull’arte da parte degli autori riconducibili al movimento [...] ” – e unire da ultimo poesia e filosofia. Ne consegue l’idea di un libro assoluto che contiene la propria stessa critica, e che può solo eternamente divenire, senza mai essere compiuto. Lungi dall’essere armonia e perfezione naturale, l’arte moderna ...
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luteranesimo
Il corpo delle dottrine predicate da M. Lutero (➔) e la teologia dei suoi seguaci; fuori dei Paesi di lingua tedesca, l’insieme delle Chiese professanti quelle dottrine. I loro aderenti, [...] portò al divario tra l’ortodossia della massa e l’alta cultura, sempre più influenzata dalle dottrine del criticismo kantiano e dell’idealismo postkantiano nelle sue varie tendenze, fino al formarsi della cd. teologia liberale o protestantesimo ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] a differenziare la sua posizione da quella del fenomenismo di Berkeley, cui era stata assimilata dai primi recensori della Critica della ragion pura (1781, 2a ed. 1787), mostrando che «la coscienza della mia propria esistenza è insieme coscienza ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] Kant. In realtà il Kant a cui si tornava era un Kant diminuito, perché non si teneva conto della terza delle sue critiche e ci si fermava all'opposizione tra mondo della libertà e mondo della natura. Qualcuno poi vi aggiunse il tentativo di spiegare ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] J. Dewey, É. Le Roy, É. Boutroux. H. Bergson, ecc.). Fra tali sistemi, il Wundt rappresenta forse il momento critico del passaggio da una psicologia empirica, fondata sul concetto e sulla ricerca di elementi psichici, a una metafisica volontaristica ...
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ROMAGNOSI, Gian Domenico
Gioele Solari
Nato da nobile famiglia l'11 dicembre 1761 in Salsomaggiore, morto a Milano l'8 giugno 1835. Studiò nel ginnasio dei gesuiti di Borgo S. Donnino (1772-75) e nel [...] Condillac, lo superò con lo studio del Bonnet e con questo pose la riflessione attiva come mezzo di conoscenza. Dal criticismo kantiano, pur non avendolo conosciuto direttamente né quindi compreso, derivò il valore dell'io, e dell'apriori ai fini del ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] da una parte, e alla nostra coscienza dall'altra, gli opposti errori del sensismo e dell'idealismo (il criticismo kantiano, inteso come una forma di soggettivismo, e come tale parificato al principio della filosofia scozzese, quale affermazione ...
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criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...