sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] . Tale atteggiamento si consolida con la seconda generazione dei sofisti (Polo, Callicle, Trasimaco, Licofrone, Alcidamante, Crizia, Antifonte, Antimero, Eveno, Seniade, Polisseno), la quale manifesta e perfino accentua quella tendenza negativa, in ...
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Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] esponenti più importanti (Protagora, Gorgia, Prodico di Ceo, Ippia di Elide), mentre nella seconda (Callicle, Antifonte, Trasimaco e Crizia) l'arte della retorica poteva dirsi ormai trasformata in eristica, ossia in abilità verbale fine a se stessa. ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] radicale della religione politeistica tradizionale; pur conoscendo varie forme di ateismo e di polemica antireligiosa (Diagora, Crizia, Teodoro di Cirene), elabora un’alta e complessa teologia con Platone (dottrina del Demiurgo) e con Aristotele ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] in un tempo differente dal presente. E questo tempo è di solito - a differenza dell'antica Atlantide, quella di cui parla Platone nel Crizia - non il passato, ma il futuro. Questo è il caso, per esempio, de L'an 2440 di Louis-Sébastien Mercier (1770 ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] , riassunto all'inizio del dialogo e narrato nel Crizia.
Per Platone una cosmologia che intenda proporre una certo numero di dialoghi ‒ tra cui il Menesseno, il Timeo e il Crizia, e il Libro III delle Leggi ‒ Platone mostri un reale e profondo ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] fase più tarda dell'attività di P. (il Teeteto, il Parmenide, il Sofista, il Politico, il Filebo, il Timeo, il Crizia, incompiuto, le Leggi) sono posti e discussi i complicati problemi suscitati dalla prima costruzione della dottrina: allo splendore ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] , nella forma dell'avverbio ἐνδελεχῶς, ci si presenta nel linguaggio dei presocratici, e cioè nel framm. 19 Diels-Kranz di Crizia, è appunto usato per caratterizzare l'eterno moto ciclico degli astri. E anche il fatto che questa "quinta natura", che ...
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