SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] I re ellenistici e i centri religiosi dell'Asia Minore, Firenze 1985.
Bömer e debitori nei primi due secoli della Repubblica romana, Milano 1981.
Pohl, H., Die römische la socialità, sovente la lettura, la cultura (le grandi case dei piantatori erano ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] moderni avevano perduto ogni caratteristica religiosa nella loro spinta verso il In molte nazioni, come l'Ungheria, la Romania e la Polonia, gli Ebrei costituivano il le strade di Vienna. Lo scontro di culture, cui abbiamo accennato sopra, ebbe una ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...]
'Collegia' e 'corpora opificum' nell'età romana
In Roma le origini dei collegia e corpora appunto chiamate le corporazioni religiose, mercantili, artigiane, e sono figli legittimi di quella sorta di cultura della crisi dello Stato, la quale, ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] tradizionale della vita morale, politica e religiosa di Roma (di qui l'assunzione già presenti nell'affermazione di san Paolo (Romani, 13, 1) "non est potestas nisi l'idea imperiale) alle quali la cultura europea fa riferimento per legittimarsi. La ...
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La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] studi sulla vita e l’opera del religioso che alla fine del secolo XVI fondò cattolici lombardi per il superamento della cultura del reddito agrario, a favore Fratte spinse un primo nucleo di giovani patrizi romani a dar vita a quanto già era attivo ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] a farsi percorrere da culture altre. Per altro verso stati ospitati in larga maggioranza presso istituti religiosi. La crescita è stata fortissima negli alla meta Romuli (monumento funebre di età romana) e la suddivisione di ponte Sant'Angelo ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] difendere la propria posizione di fronte alle autorità romane, dovettero respingere lo gnosticismo, una religione simile utili nel campo civile e religioso.
A questo modo Milton ricuperava temi che erano propri della cultura puritana, in primo luogo ...
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Sport
Antonio Roversi
Lo sport moderno: una definizione
Malgrado l'attenzione che le scienze sociali hanno dedicato allo sport sia notevolmente cresciuta negli ultimi anni - in particolare a partire [...] le competizioni fisiche dell'età greco-romana, i folk games dell'epoca corso di una festa sacra; erano un atto religioso in onore della divinità: coloro che vi sport di piena natura sono sport di piena cultura.
Ma, soprattutto, il nuovo spirito di ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] in «rustica romana lingua», affinché nessuno fosse escluso dal messaggio religioso. Questa disposizione, d’amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, «Cultura neolatina» 59, 1-2, pp. 1-69.
Väänänen, Veikko (1971), Introduzione ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] ramificazioni sul territorio, espressione di una cultura a base religiosa notevolmente unitaria (Vignuzzi 1994: 330- romanesco e con i caratteri della lingua promanante dalla corte romana viene elaborata, agli inizi del Cinquecento, la cosiddetta ...
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camuno
agg. e s. m. (f. -a). – Abitante della Val Camonica; il nome indicava già gli antichi abitatori (lat. Camuni o Camunni) di questa valle, che da loro appunto prese il nome: di origine autoctona europea, discendenti da popolazioni di...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...