Scultore (n. Worms 1480 circa - m. probabilmente Anversa 1550 circa), noto anche come Corrado Fiammingo. Lavorò dapprima nella bottega di L. Cranach; nel 1514 era a Malines, scultore aulico di Margherita [...] consorte (Filiberto II di Savoia) e per la madre Margherita di Borbone (dal 1526 al 1531). Dapprima sotto l'influsso di Dürer, di Cranach, di Iacopo De' Barbari, poi, in un viaggio in Italia, M. apprese elementi del Rinascimento che fuse con quelli ...
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Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di T., e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio [...] presso Giovanni Bellini. Il suo orientamento appare subito sicuro e geniale: i suoi riferimenti (Bellini, Giorgione, Dürer, ma anche Raffaello e Michelangelo) si configurano come strumento di aggiornamento e di arricchimento espressivo da parte di ...
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Pittore (Ulma 1478 o 1479 - ivi tra il 1547 e il 1549). Si formò nella bottega del pittore tardogotico Jörg Stocker (attivo tra il 1481 e il 1523), con il quale collaborò all'altare di Ennetach (1496, [...] dal 1526 fu pittore della città, la sua bottega produsse anche sculture in legno e medaglie. Influenzato dalla grafica di A. Dürer e ritenendo della scuola di Augusta (Holbein e H. Burgkmair) in particolare il colore prezioso e il gusto per materiali ...
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Poeta e pittore (Berna 1484 - ivi 1530); si formò forse presso un pittore di vetrate, come dimostrano le due vetrate (1509 circa) a Kirchberg presso Burgdorf. Sono perduti i suoi affreschi, di cui restano [...] i numerosissimi disegni, d'incisiva potenza, testimoniano lo sviluppo dell'artista, che subì dapprima l'influsso di A. Dürer, poi quello di H. Baldung, mentre nelle sue pitture, in cui compaiono caratteristiche figure rinascimentali e toni di colore ...
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Poeta, incisore, pittore (Londra 1757 - ivi 1827). Si dedicò giovanissimo all'arte e alla letteratura, studiò incisione e frequentò per breve tempo la Royal Academy (1779). Spirito ribelle e visionario, [...] gotica inglese (tra i suoi primi disegni sono quelli delle tombe di Westminster per la Society of antiquaries), Michelangelo, Dürer e, tra i suoi contemporanei, Fuseli e Flaxman. L'esigenza di una unità espressiva lo portò anche a sperimentare un ...
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Pittore (Cento 1433 - Venezia 1478); scolaro dello Squarcione, dal quale fu adottato (1455), si allontanò da Padova per lavorare a Venezia, a Bologna e nuovamente a Venezia. Alla sua formazione contribuì, [...] Wimborne a Canford Manor; la Madonna Cook, a Richmond; il S. Girolamo nella Pinacoteca di Bologna; la pala già nei Musei di Berlino (1471); la Pietà del Museo civico di Pesaro. Importanti anche i numerosi disegni a cui s'ispirò anche A. Dürer. ...
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Orafo, pittore su vetro, intagliatore e incisore svizzero (Solothurn 1485 circa - Basilea 1527 o 1528). Fu avviato probabilmente all'arte orafa dal padre a Solothurn ma una vita vagabonda, legata spesso [...] dei soldati, che mostrano un realismo audace ed espressivo, un'incisività spesso caricaturale e rivelano agganci con la grafica di A. Dürer e H. Baldung. Si conosce un solo suo dipinto (La guerra, Basilea, Museo). Diede anche disegni per oggetti di ...
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GIOVANNI d'Ambrogio da Asola
Maria Elena Massimi
Figlio di un Ambrogio e padre del pittore Bernardino da Asola, nacque probabilmente intorno al 1480, come si può ipotizzare sulla base dei documenti [...] , un chiaro tributo ai modi di Palma il Vecchio; il fondale paesaggistico rivela il debito con la Proposta amorosa incisa da Dürer attorno al 1495.
Riferita a G. da Berenson e dalla Brunacci Conz (p. 162), che ipotizza l'intervento del figlio nelle ...
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Pittore e incisore (n. Padova 1482 - m. dopo il 1514), figlio di Gerolamo (n. dopo il 1433 - m. 1522), erudito, notaio e, forse, artista anch'esso. Si formò a contatto con la cerchia umanistica: nel 1498 [...] Concerto; L'astrologo, 1509; Cristo e la Samaritana; Il vecchio pastore, ecc.) traspare la conoscenza della grafica del Mantegna e del Dürer e un costante riferimento a Giorgione. Gli sono stati attribuiti affreschi nella Scuola del Carmine a Padova. ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] con alberi e case manifesta la conoscenza dei paesaggi di Albrecht Dürer. Tra il 1505 e il 1510, infatti, G. ebbe in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi di Bellini, Dürer e Tiziano (catal.), a cura di B. Aikema, Venezia 1999, pp. ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...