Antropologia
Zona più o meno vasta in cui venivano segregati gruppi autoctoni, abitanti territori colonizzati dai Bianchi. Famose, da questo punto di vista, le r. in cui fu costretta la quasi totalità [...] altri enti, e alle persone da questi designate o che ne fanno parte, spesso connesso con il fine e l’impegno a squadre in genere, ogni singolo atleta che è convocato per partecipare a una gara o a una serie di gare solo in caso d’indisponibilità ...
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Il modo in cui un sistema (anche vivente) è strutturato al fine del corretto espletamento delle sue funzioni o associazione di persone e istituzioni volte a un fine comune.
Diritto
Organizzazioni internazionali
Enti [...] sono dotate di competenze d’attribuzione stabilite nel trattato orientati sul fenomeno organizzativo ne hanno dato una definizione , consentendole di raggiungere i suoi fini (H.A. Simon, Administrative behavior, 1947).
Un’altra direzione ...
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Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari, servendosi delle caratteristiche naturali del terreno e modificandole opportunamente con apprestamenti tecnici.
Preistoria [...] blocchi di tufo nel 4° sec. a.C. e poi più volte restaurata (se ne conservano resti in vari punti della città); infine, quella fatta costruire in laterizio da Aureliano nel 3° sec. d.C., ampiamente ...
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Storia
Armatura difensiva del guerriero costituita da un vestimento di cuoio e di metallo. Nota già presso i popoli primitivi, cambiò materiali nel corso del tempo. Il solo continente dove non sia mai [...] loricae).
Tecnica
Struttura resistente atta a opporsi alla penetrazione dei mezzi di offesa bellica. Se ne distinguono due tipi: metallica, cemento armato.
Rivestimento delle sponde di un corso d’acqua con mattonelle compresse di cemento e sabbia ...
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Veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e da ruote che ne permettono la trazione con sforzo minimo in confronto a quello che sarebbe necessario per trascinare lo stesso [...] dagli orientali in genere, ma già in età medievale non se ne ha più traccia. Leonardo da Vinci disegnò vari tipi di c. era un c. militare a 4 ruote. Forse di origine saracena, fu usato fino al 14° sec. anche fuori d’Italia. Sua componente essenziale ...
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tamburo musica Strumento musicale a percussione formato da due pelli, o membrane, tese mediante tiranti alle due estremità di un fusto cilindrico di legno o, più spesso, di metallo; il suono è ottenuto [...] della tecnica che ne provoca il fenomeno base, cioè l’estasi o trance sciamanica, e ne accompagna quelli concomitanti funi o catene di trazione; nelle rivoltelle (pistole a t.), si ricavano sul cilindro d’acciaio, la cui rotazione è legata al moto ...
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Agraria
C. di colmata Zona di terreno depresso, delimitata da argini o da rialzi naturali, nella quale si lasciano liberamente espandere le acque di un fiume (per lo più a carattere torrentizio) perché [...] ; poggiava in genere su un sottoaffusto, sempre di legno, che ne allargava la base di appoggio. Nelle armi da fuoco portatili la c d’aria In idraulica, recipiente ermetico (detto anche polmone), che si inserisce in una tubazione d’acqua soggetta a ...
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grido d’arme (o g. di guerra) Parole pronunciate a gran voce nei tornei e in battaglia per far riconoscere il cavaliere al suo ingresso in campo o per esortare i soldati al combattimento. Nei tornei e [...] quante erano le bandiere innalzate ma oltre a questi g. particolari ve ne era anche uno comune a tutto l’esercito: quello del comandante . Alcuni araldisti ne hanno tentato una classificazione distinguendoli in g. generali o d’esercito e particolari ...
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Impianto, a carattere industriale o artigiano, nel quale si effettuano lavorazioni meccaniche e metallurgiche inerenti alla fabbricazione di semilavorati, di macchine, di organi e parti meccaniche e strutturali, [...] si lavorasse e si producesse, anche a scopo culturale (per es., le anche oggi nella denominazione di alcune botteghe d’arte, centri di studio e simili, dei metalli, veniva lavorata la selce; se ne riconosce facilmente l’ubicazione per l’abbondanza di ...
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In origine, cavaliere di armatura pesante che faceva parte delle compagnie d’ordinanza istituite in Francia da Carlo VII nel 1445. In seguito i g. rappresentarono in Francia la cavalleria pesante, ricoperta [...] di Luigi XIII. Successivamente ebbero particolari incarichi di polizia, scorta e guardia d’onore. Più o meno modificata, l’istituzione fu accolta dagli Stati italiani, alcuni dei quali ne mutarono il nome; così in Piemonte e nello Stato pontificio si ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...