Organizzazione delle Nazioni Unite
Origini e sviluppo
Dopo la Prima guerra mondiale venne fondata la Società delle Nazioni, che nella proposta del presidente statunitense Woodrow Wilson sarebbe stata [...] più o meno recenti, non sufficientemente affrontate in passato. Ne sono esempi l’istituzione del Department of Field Support (2007 nel 1977. L’Ifad eroga prestiti a basso tasso d’interesse e aiuti a fondo perduto ai paesi poveri che presentino ...
Leggi Tutto
Vedi Stati Uniti d'America dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Lo stato di salute della potenza degli Stati Uniti d’America e le sorti del loro primato sul sistema internazionale contemporaneo [...] ed equipaggiamenti o la qualità e la quantità dei sistemi d’arma a disposizione (di tipo convenzionale e non), ma anche in la guerra di Corea del 1950-53 e quella del Vietnam ne sono due tipici esempi.
Gli anni Settanta coincisero, invece, ...
Leggi Tutto
European Union (Eu)
Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire [...] d’arresto, con il fallimento della Comunità europea di difesa, a causa delle resistenze dell’Assemblea nazionale francese a esterna, una sorta di ministero degli esteri dell’Eu, che ne gestisce la politica estera e l’attività diplomatica.
Infine, il ...
Leggi Tutto
Vincenzo Galasso
L’analisi dei sistemi di welfare attualmente esistenti presenta tratti di globalizzazione di alcuni modelli, ma anche una grande varietà nelle modalità nelle quali il welfare è interpretato [...] Obama - non esiste un sistema sanitario né di tipo mutualistico né di tipo nazionale. Tale modello è diffuso Spagna in un aumento di spesa pari a circa il 7% del pil.
PER SAPERNE DI PIÙ:
D. ACEMOGLU, J.A. ROBINSON (2006) Economic Origins of ...
Leggi Tutto
Boris Biancheri
Il fenomeno della globalizzazione è generalmente associato a un processo di progressiva unificazione del mondo. Tanto sul piano delle percezioni, e quindi del modo in cui si interpreta [...] ‘sistema di governo o di conduzione’ che non presuppo ne necessariamente l’esistenza di una struttura organizzativa (e coercitiva) domanda d’intervento statale. La competizione internazionale, l’esposizione a rapidi mutamenti e a influenze esterne ...
Leggi Tutto
Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire il riprodursi di [...] prima battuta d’arresto, con il fallimento della Comunità europea di difesa, a causa delle resistenze francesi a cedere parte e la politica di sicurezza partecipa ai lavori ma non ne fa parte, mentre il presidente del Parlamento può essere invitato ...
Leggi Tutto
GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] complessi scultorei e statue, come di polittici. Di questi ne possedeva uno, di particolare importanza, l'abbazia della Bijloke -137; id., Les arts jusqu'en 1800, in Gand. Apologie d'une ville rebelle, a cura di J. Decavele, Gand 1989; M.P.J. Martens, ...
Leggi Tutto
Mario Telò
La globalizzazione, le sue fasi e i suoi limiti
Una definizione ortodossa di globalizzazione non esiste, ma possiamo affermare che, pur con eccezioni vistose, c’è la forte evidenza di un mercato [...] (sino al 1931, Kindleberger 1996). Il ‘concerto europeo’ ne costituisce il quadro politico multipolare, basato non solo sulla balance delle prime istituzioni europee, il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo.
L’Europa occidentale è stata teatro ...
Leggi Tutto
CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] fu abitato dagli ebrei fino al 1492 e ancora oggi se ne conserva il nome.Nel territorio castigliano - oltre alla cattedrale di spagnolo romanico che è, insieme a quello di Moissac, uno dei più importanti d'Europa. Venne iniziato, inglobando parti ...
Leggi Tutto
Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] 000 copie. In Italia, questa distinzione tra giornali popolari e giornali d’élite non è mai esistita e tutti i tentativi di giornalismo , sottoposto a normative abbastanza rigide, che ne definivano i margini di discrezionalità e ne indirizzavano la ...
Leggi Tutto
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...