Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] Zanotti, è ricca di infiniti riecheggiamenti: dalla Bibbia a Milton, da Ovidio ad Ariosto e a Tasso. Al Pellegrino apostolico (1782), Chigi era caduto in di sgrazia e i nemici del poeta ne approfittarono per scatenare una lotta contro di lui, che era ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] e la nuova generazione di poeti aderì quasi interamente al s.; prova ne sia l’ampia serie di riviste nate in un breve giro di di fuori della cultura francese, e fu adottato da critici e da storici della letteratura per designare lo stesso decadentismo ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] la figura della protagonista ha già una certa umana vitalità. Afflitto da debiti e ingannato nella buona fede, fu costretto nello stesso Luigi XV, e poi delle sorelle di Luigi XVI. Ne ricavò una modesta pensione. Nel 1771 fece recitare alla Comédie ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] testuggine lasciatagli cadere sul capo da un'aquila; forse è invenzione anche il processo che gli sarebbe stato intentato per la divulgazione involontaria di riti eleusini). Delle 90 tragedie che E. avrebbe scritto ne sono giunte a noi 7; ci restano ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] 'amore delle libertà repubblicane sono il suo tema dominante. Ne ragionò sistematicamente in due trattati: Della tirannide (1777), Didot, a Parigi, tra l'87 e l'89, accompagnate da un coraggioso Parere dell'autore sui meriti e demeriti delle tragedie ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] nel 1861, dopo un saggio nel 1858), per il quale fu aiutato da varî studiosi, tra cui B. Bellini e soprattutto G. Meini, che e Meditazioni sui Vangeli (1970), I santi Evangeli. Col commento che da scelti passi de' padri ne fa Tommaso d'Aquino (1973). ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] impetuosità, aveva fatto posto a un morbido, estenuato godimento della bellezza. Il d. è pervaso da un’ansia metafisica, e il poeta decadente non è, né vuole più essere, il poeta-vate caro al romanticismo, ma il poeta-veggente, che giunge all ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] a Bologna e a Roma, l'amicizia con G. Aleandro, C. Calcagnini, Egidio da Viterbo, S. Forteguerri, B. Rucellai e molti altri, insieme al lavoro umanistico, erasmiano. Ideale discepolo di Valla, E. ne attenuava lo slancio razionalistico, dando invece ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] delle parti si divideva poi in sezioni minori. I libri che ne restano (V - X) conservano la parte speciale dell'etimologia ; e così di molte altre opere di varia erudizione, servite però da fonte agli eruditi posteriori. L'unica opera di V. a noi ...
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Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] francese della prima metà dell'Ottocento. La sua costellazione narrativa venne da lui stesso raccolta ne La Comédie humaine, pubblicata (1842-48) in 16 volumi, in cui si collegano avvenimenti e personaggi dei suoi romanzi, in uno sviluppo ciclico di ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...