Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] arrivare ad esprimere le lingue antiche e le nostre medesime ne’ passati secoli» e sono comuni nell’«uso quotidiano di tutte somma così freschi […] che il lettore il quale non sa da che parte vengano, non si può accorgere che sieno antichi, ma ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] «occhi … biechi» (Inf. III, v. 109 e VI, v. 91); «ch’altri il crudel ne scanna, altri ne scuoia, / molti ne squarta, e vivo alcun n’ingoia» (XV, 43, 7-8), da «graffia gli spiriti, scuoia ed isquarta» (Inf. VI, 18).
L’influsso di Petrarca interessa il ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] . Le prescrizioni scoraggiano il dialetto a scuola ma, tenendo distinta la conoscenza del dialetto da quella della lingua, non necessariamente ne ostacolano l’uso nella comunicazione non scolastica. Contemporaneamente, il dialetto conquista un posto ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] (11) Qualunque cosa accada, desidero che non me ne parlino prima di domani sera. Domani riposerò tutto il ).
Bonvesin de la Riva (1996), Vulgare de Elymosinis, in I volgari di Bonvesin da la Riva. Testi del ms. berlinese, a cura di A.M. Gökçen, New ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli per la varietà di comportamenti che presenta a seconda quando è seguita da ia e io (la g è doppia, per es., in ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] Longhi, Viatico per cinque secoli di pittura veneziana, in Id., Da Cimabue a Morandi, a cura di G. Contini, Milano, Mondadori , una porta, una fessura), e così via. Ne consegue che questi predicati metaforici permettono spesso di condensare ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] -03], pp. 267-72) l'interesse del C. per le arti figurative; né egli trascurò la musica medievale (Un concerto trobadorico, ibid., LXVII [1907-08], di studi critici in on. di V. C., preparata da colleghi, scolari e amici per il 60º compleanno nel 1917 ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] di A. D'Ancona e di D. Comparetti. Proprio il Comparetti ne riconobbe ben presto il valore e gli propose di recensire il saggio 333). Una posizione questa ispirata a quel "pratico buon senso, da ottimo maestro di lingua" che B. Croce gli riconobbe, ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] I sostenitori della cosiddetta teoria cortigiana (➔ cortigiana, lingua), per es., ne fanno un ingrediente linguistico basilare delle loro scelte di lessico e grammatica da contrapporre o affiancare al toscano letterario, mentre un numero cospicuo di ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] Parigi
(49) Sara non è più riuscita a finire quel lavoro
(50) da quel giorno non l’ho mai più visto
(51) quel giorno più non vi leggemmo avante (Dante, Inf. V, 138)
(52) Né più mai toccherò le sacre sponde (Ugo Foscolo, “A Zacinto”, v. 1 ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...