L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] Dinanzi a li occhi miei le quattro face
stavano accese, e quella che pria venne
incominciò a farsi più vivace
(Dante, Par. XXVII)
Nell’italiano d’oggi, la costruzione passiva ha una più limitata distribuzione rispetto all’attiva: i verbi zerovalenti ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] voglia per marito (Boccaccio, Dec. X, 10)
(19) da indi in là t’aspetta / pur a Beatrice, ch’è opra di fede (Dante, Purg. XVIII, 46-47).
Anche in epoche successive esso continua ad essere registrato sia in testi letterari (20) sia teatrali (21):
(20 ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] causale di poiché si è stabilizzato a partire da un arricchimento inferenziale del valore temporale che era ancora vivo ai tempi di Dante:
Poi che la voce fu restata e queta
vidi quattro grand’ombre a noi venire (Inf. IV, 82).
La forma implicita ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] il cotesto di un’opera letteraria o di un qualunque altro messaggio; ➔ deittici):
(27) sempre nel De vulgari eloquentia, Dante afferma che una delle caratteristiche che deve possedere il volgare illustre è di essere cardinale
(28) ancora ieri Luigi ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] Per la difesa della nostra lingua contro l’infiltrazione di barbarismi, nell’uso del parlare e dello scrivere, «Pagine della Dante» 34, 4, p. 19.
Messina, Giuseppe L. (1954), Parole al vaglio. Prontuario delle incertezze lessicali e delle difficoltà ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] , Bollati Boringhieri.
Morrocchesi, Antonio (1832), Lezioni di declamazione e d’arte teatrale, Firenze, Tipografia all’insegna di Dante.
Pozzo, Alessandra (1998), Grr… grammelot, parlare senza parole. Dai primi balbettii al grammelot di Dario Fo ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] frantumazione della memoria.
Beccaria, Gian Luigi (1975), L’autonomia del significante. Figure del ritmo e della sintassi. Dante, Pascoli, D’Annunzio, Torino, Einaudi.
Bozzola, Sergio (2005), Le enumerazioni di Montale, «Estudis romànics» 27, pp ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] altrove, da Guinizzelli a Da Ponte a Leopardi); «ardente affetto» (Un giorno di regno, Nabucco, Luisa Miller e altrove, da Dante a Tasso, da Alfieri a Praga); «caro accento» (Ernani, I due Foscari, I masnadieri, Rigoletto, I vespri siciliani, Aida e ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] è basata sul volgare fiorentino del Trecento, che grazie al prestigio letterario delle cosiddette tre corone fiorentine (➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio) e alla supremazia economica e culturale raggiunta in quell’epoca da Firenze ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] a confronto, in Ferrari 2005, pp. 291-337.
De Ventura, Paolo (2007), Dramma e dialogo nella Commedia di Dante. Il linguaggio della mimesi per un resoconto dall’aldilà, Napoli, Liguori.
Del Fiorentino, Maria Cristina (2003), La gerarchia dell ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...