Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] dei classici, pur non aderendo né alle tesi della scuola storica, né all'impostazione marxiana e mantenendosi comunque estraneo a quel darwinismosociale che nell'interpretazione decisamente conservatrice di Spencer (meccanica estensione ai fenomeni ...
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Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
Concorrenza
Appunti sulla concorrenza
di
30 giugno
Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge contenente nuove norme sulla concorrenza e i diritti dei consumatori [...] . Per questi fautori della concorrenza, il darwinismosociale, con la selezione del più bravo (espressione mutuo riconoscimento nel mercato del lavoro è bollato con il titolo di social dumping: perciò oggi la Germania importa il cassis da Digione, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Saverio Nitti
Roberto Artoni
Francesco Saverio Nitti è stato economista e uomo politico. Come economista ha dato importanti contributi alla conoscenza della situazione sociale ed economica [...] finanze, cit., p. 55).
Lontano, quindi, sul piano teorico dagli opposti estremismi dello Stato etico tedesco e del darwinismosociale anglosassone, Nitti si colloca in una posizione di positivismo empirico (Barbagallo 1984, p. 163), in base al quale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] ’individualismo e su un’idea forte di evoluzionismo a base selettiva, in cui si riconosce l’influenza del darwinismosociale di Herbert Spencer (1820-1903). All’interno di questa concezione, l’ipotesi edonistica occupa un posto centrale. Attraverso ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] succedeva a G. Boccardo, che nella terza serie aveva dato largo spazio alla metodologia (specie tedesca), al darwinismosociale e al socialismo (pubblicò anche la traduzione del primo libro del Capitale). Il C. ne seguì l'indirizzo. Nell'introduzione ...
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Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] l'ethos nazionale del popolo giapponese nell'attuale fase storica, o quel misto di darwinismosociale e di percezione di rilevanti opportunità di mobilità sociale che ha caratterizzato e tuttora caratterizza la società nordamericana. In secondo luogo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] IV serie (1894-1905), prevale la fede nel ‘metodo galileiano’ sperimentale, in cui egli fa rientrare il darwinismosociale allora imperante, con aperture all’antropologia e all’etologia comparata. Dal punto di vista strettamente economico, il tratto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] che il suo più autorevole esponente, ossia Pantaleoni, aveva interpretato il comportamento individuale razionale in un’ottica di darwinismosociale e nel fare ciò aveva influenzato i suoi più stretti colleghi, come De Viti De Marco e Mazzola, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] sul piano analitico.
Alla fine dell’Ottocento ebbe largo seguito (anche in Italia) il darwinismosociale che considerava le forme di protezione sociale un meccanismo che avrebbe arrestato l’evoluzione della società verso uno stato di massima libertà ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] da 0,46% (1951) a 0,71% (1991). Le conseguenze sociali sono state considerevoli. Tra le più incisive è da sottolineare la contrazione della Con l'assunto di superare l'ideologia del "darwinismo linguistico" delle avanguardie storiche e recenti, al ...
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darwinismo
〈-vi-〉 (o darvinismo) s. m. – 1. La teoria dell’evoluzione elaborata dal naturalista ingl. Charles R. Darwin 〈dàauin〉 (1809-1882), secondo la quale le specie più complesse e differenziate (incluso l’uomo) derivano da altre più semplici...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...