Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] nelle mani della censura; e John Locke, Montesquieu, Buffon, Condillac, Rousseau, Claude-Adrien Helvétius, Voltaire, Mably, DavidHume, Jean-Baptiste d’Alembert, Denis Diderot, Mirabeau, Holbach; ma anche Roberto Bellarmino e Jacques-Bénigne Bossuet ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] sistemi metafisici di René Descartes, Gottfried Wilhelm von Leibniz e le dottrine kantiane ricorrendo allo scetticismo di DavidHume e all’esperienza, unica concreta fonte del filosofare. Solo così si potrà attingere una «rivelazione scientifica» che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] di cultura» (Scritti, cit., p. 635). La stessa ‘legge di causalità’ non sarebbe altro, in accordo con il modello proposto da DavidHume, che il risultato del fissarsi di un’abitudine. Anche in questo caso, quel che Vailati contesta a Kant è l’avere ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] del concetto di giustizia è quella che la identifica con l'utilità. Ogni uomo ‒ osserva nel 18° secolo il filosofo scozzese DavidHume ‒ non è né interamente egoista, né del tutto altruista; e poiché deve fronteggiare la naturale scarsità dei beni, è ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] a furor di popolo, Rousseau chiese asilo politico a Federico II di Prussia, poi si rifugiò in Inghilterra in casa del filosofo DavidHume, ma anche questa amicizia in breve s’infranse. Mentre a Ginevra si erano create fazioni pro o contro Rousseau, i ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] a tutte le forme idealistiche di matrice hegeliana dedicò i suoi primi scritti filosofici a D. Hume (La filosofia dell'esperienza di DavidHume, 2 voll., 1933-1935). Giunto al marxismo attraverso un cammino solitario e per una esperienza di ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] , oppure di trattare problemi inesistenti con affermazioni prive di senso comune.
Culmine di questo atteggiamento antimetafisico è DavidHume, la cui critica ai concetti di spazio, tempo, causa e sostanza coinvolge in una medesima svalutazione sia ...
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causa
Stefano De Luca
La ragione per cui si verifica un fenomeno
Ogni forma di conoscenza ‒ che riguardi il mondo naturale o quello umano ‒ nasce da una semplice domanda: perché si verifica o si è verificato [...] concetto di causa è stata formulata, paradossalmente, da un filosofo del Settecento che ammirava Newton: lo scozzese DavidHume (1711-76). Costui, applicando il metodo newtoniano secondo cui ogni conoscenza deve basarsi sull'esperienza, arrivò alla ...
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empirismo
Anna Lisa Schino
L'esperienza come unica fonte della conoscenza
L'empirismo è un un indirizzo di pensiero che riconduce tutte le nostre conoscenze all'esperienza esterna (le sensazioni relative [...] dagli epicurei (Epicuro) e dagli stoici (stoicismo); nell'età moderna soprattutto da Francesco Bacone, John Locke e DavidHume. Quest'ultimo portò l'empirismo verso posizioni scettiche (scetticismo), suscitando la reazione di Immanuel Kant che operò ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] sempre più autonoma di filosofi inglesi come John Locke (1632-1704), George Berkeley (1685-1753) e, più tardi, di DavidHume (1711-1776) avrebbe tratto le estreme conseguenze di questa tendenza. In larga misura il dibattito proseguì a prescindere da ...
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