Falconerius
Beatrice Pasciuta
I falconerii erano deputati all'allevamento e all'addestramento dei rapaci utilizzati dal sovrano per la caccia. Insieme ai leoparderii e ai camellarii costituivano il [...] seguenti studi e alla bibliografia ivi citata: E. Kantorowicz, Federico II, imperatore, Milano 1976; B. van den Abeele, Il "Deartevenandicumavibus" e i trattati latini di falconeria, in Federico II e le scienze, a cura di P. Toubert-A. Paravicini ...
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MOAMIN
Falconiere arabo, attivo alla corte imperiale di Federico II, scrisse un trattato di caccia in lingua araba, che durante l'assedio di Faenza (1240-1241) fu tradotto in latino da Teodoro di Antiochia [...] lo Svevo avesse apportato correzioni al testo, che, insieme ad altri simili, gli fu utile per la stesura del suo Deartevenandicumavibus. Più tardi, per desiderio del re di Sardegna Enzo, il trattato di M. fu tradotto in francese da Daniele da ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] fermato nel 1227 e nel 1242, poteva praticare l'artevenandicumavibus, così come suo figlio Manfredi, che era il 159.
É. Bertaux, L'art dans l'Italie méridionale, de la fin de l'empire romain a la conquête de Charles d'Anjou, I, 5, Paris 1904, p. ...
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