Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] sec. 19°. Su G. pesò a lungo sfavorevolmente il giudizio limitativo di L. Ranke, e successivamente la polemica di F. DeSanctis, che, isolando artificiosamente i Ricordi dal resto dell'opera, identificò in G. l'italiano che si piega agli eventi per ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] lessicografia diede due opere importanti come il Nuovo dizionario de' sinonimi della lingua italiana (1830), più volte rivisto l'Unità, la cattedra offertagli dal ministro F. DeSanctis e il seggio in senato. Fulcro della personalità intellettuale ...
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Critico letterario (Delia 1892 - Marina di Pietrasanta 1961); allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa (1919-14), prof. universitario dal 1927, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pisa; direttore [...] opere vanno ricordate: Metastasio (1915); Giovanni Verga (1919); Salvatore Di Giacomo (1921); I narratori (1923); Francesco DeSanctis e la cultura napoletana (1928); Problemi di metodo critico (1929); Elogio della polemica (1933); La critica ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . Rusconi; con grazia tardobarocca, in F. Della Valle e P. Bracci. In campo architettonico e urbano A. Specchi, F. DeSanctis, F. Raguzzini, N. Salvi elaborano soluzioni scenografiche; G. Valvassori e G. Sardi operano con un aggraziato barocco; a una ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni, a Leopardi, a DeSanctis, a Pascoli, fino a Gadda e a Montale (della cui Opera curato i 2 volumi sui Poeti del Duecento (1960) e, con D. De Robertis, un volume delle Opere minori di Dante (1984), nel quale ha ...
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Scrittore italiano (Mineo 1839 - Catania 1915), prof. nell'Istituto superiore di magistero in Roma e poi (1902) nell'univ. di Catania. Esordì come poeta, ma la sua attività si volse ben presto alla critica [...] e alla narrativa. In quella egli occupa un posto notevole non solo per l'acutezza e sensibilità del gusto che, formatosi sul DeSanctis, giovò a scrittori come Verga e Pirandello nel trovare la loro via, ma per il vigore con cui propugnò, primo in ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] delle belle lettere in Italia), documento pregevole della critica romantica anteriore al DeSanctis e primo esemplare di storia letteraria italiana quale ancora viene intesa, come sistematica indagine complessiva. "Non nuova nel senso che rappresenti ...
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Giurista, uomo politico e letterato (Caltagirone 1850 - Napoli 1914). Insegnò diritto costituzionale nelle univ. di Parma e di Napoli: sostenne l'utilità d'integrare con l'indagine storico-politica lo [...] schematismo delle formule giuridiche. Acuto discepolo di F. DeSanctis, si occupò anche di studî letterarî. Deputato al parlamento dal 1882 al 1900, più volte sottosegretario di stato, nel 1902 fu nominato senatore. Tra le sue opere principali, si ...
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Letterato e patriota (Venosa 1826 - Napoli 1848). Fece i primi studî nel seminario di Molfetta; nel 1845 passò a Napoli dove divenne uno dei più cari discepoli di F. DeSanctis. Partecipò ai moti del '48 [...] e, dopo la concessione della Costituzione, redasse un proclama. Il 15 maggio combatté nella guardia nazionale; fatto prigioniero dai borbonici, fu immediatamente fucilato. I suoi scritti storici e letterarî ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] o a quella opinione (rimane a tal proposito esemplare per tutta un'interpretazione romantica di M. il giudizio di DeSanctis: "gli mancava la serietà di un contenuto profondamente meditato e sentito, mancava il carattere"); duttilità di artista di ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, assorto nelle sue liti, non s’era addato...
liscio2
lìscio2 s. m. [der. di lisciare]. – 1. ant. a. Nome generico dei cosmetici, soprattutto femminili, usati per «lisciarsi», per curare cioè l’estetica del volto e la bellezza della pelle: con niun’altra maniera potrà meglio il marito...