Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] : ogni elemento ha un suo luogo assoluto al quale naturalmente tende e nel quale trova fine il suo moto; così si relatività (A. Einstein, 1905), dall’altro la meccanica quantistica (L.-V. de Broglie, 1923; M. Born, E.W. Heisenberg e E.P. Jordan, ...
Leggi Tutto
Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze [...] la pepsina nel succo gastrico; nel 1837, indipendentemente, C. Cagniard De la Tour, Schwann e F. Kutzing provarono che il lievito, prima aumenta la concentrazione del substrato, la velocità di reazione tende a crescere in misura minore e non è più ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] voluta da A.-L. Lavoisier, A.-F. de Fourcroy e L.-B. Guyton de Morveau (➔ nomenclatura) portò anche a una radicale religiosa sono identici con quanto rappresentano, il significato di s. tende ad annullarsi: per es., quando gli esecutori di un rito di ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] nel periodo tra il 1830 e il 1870, il suo massimo artista in H. de Balzac, i suoi filosofi in H. Taine e in A. Comte. Borghesi i temi tipici in circostanze tipiche»; esso deve quindi tendere non tanto a una riproduzione meccanica della realtà ...
Leggi Tutto
Fisica
Nella meccanica statistica classica con i. statistico, o con il termine ensemble, introdotto da J.W. Gibbs, si indicano famiglie di stati di equilibrio macroscopico. Nello spazio delle fasi, cioè [...] certe antinomie logiche nel concetto di i., si tende a presentare la teoria degli i. come sistema C), A ⋃ (B ⋂ C)=(A ⋃ B) ⋂ (A ⋃ C). Inol;tre si hanno le due leggi di De Morgan ⊂ (A ⋂ B)=(⊂ A) ⋃ (⊂ B), ⊂ (A ⋃ B)==(⊂ A) ⋂ (⊂ B) che collegano le ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] aveva conseguito la libera docenza presentando una tesi dal titolo De orbitis planetarum e aveva pubblicato il saggio su Differenz des della vita dell'anima e, attraverso il linguaggio, tende alle forme più alte di sapere (antropologia, fenomenologia, ...
Leggi Tutto
Chimica
Per la dinamica in chimica ➔ dinamica molecolare.
Economia
Per la dinamica in economia ➔ dinamica economica.
Fisica
Parte della meccanica che studia i movimenti dei corpi in relazione alle cause [...] centrifuga in un moto rotatorio (Horologiorum oscillatorium sive de motu pendululorum ad horologia aptato demonstrationes geometricae, 1673 + αf(x), x(0)=x0 si ha che xn approssima x(αn) e tende a questo per α → 0, n → ∞ e t=αn fissato. La ...
Leggi Tutto
Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] e i limiti dell'originaria formulazione, laddove si tende a privilegiare, a suo avviso arbitrariamente, il il ruolo svolto da E. nella elaborazione della meccanica ondulatoria di de Broglie e di Schrödinger, sia la formulazione di una nuova statistica ...
Leggi Tutto
(fr. Corse) Isola del Mediterraneo occidentale (8680 km2 con 279.600 ab. nel 2006), appartenente alla Francia, di cui costituisce una regione (capoluogo Ajaccio) divisa in due dipartimenti Corse-du-Sud [...] 2000 km2, essenzialmente nelle aree montane.
La popolazione tende a trasferirsi sulle coste, anche per lo sviluppo delle (1453) che a sua volta, scoraggiato dalla rivolta di Raffaello de Leca, la cedette al duca di Milano (1463) che la rivendette ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana (De Roberto, Capuana e soprattutto Verga), P. concentra il canone naturalistico dell'impersonalità narrativa; mentre la prosa tende al discorsivo, al parlato, per lo sviluppo che comincia ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...