BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] all'antitrinitarismo ha valore agiografico, tende cioè a sopravvalutare acriticamente ("fatalis pp. 9, 86, 88; IV, 1562-1563, pp. 158s., 204-208; Livre des habitants de Genève, a cura di P. F. Geisendorf, Genève 1957, I, p. 112. Sulla partecipazione ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] sta alla base del concetto di 'barbaro' e che tende a sottolineare soprattutto gli aspetti di disordine e di Roma-Bari, Laterza, 1993.
R. Parigi Bini, A. Someda De Marco, Zootecnia speciale dei bovini. Produzione della carne, Bologna, Pàtron ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] a Ganagobie si raddoppia in base alla logica che tende ad accrescere gli spazi presbiteriali.Anche la terza abbaziale Snow Stoddard, Gesta 25, 1986, pp. 83-92; Le paysage monumental de la France autour de l'an mil, a cura di X. Barral i Altet, Paris ...
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ANNUNCIAZIONE
A. Ghidoli
Pur essendo anarrati nella Bibbia diversi episodi di a. angelica (per es. l'annuncio di un angelo a Giuseppe, Mt. 1, 20-21; l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria, Lc. [...] la propria funzione e con la propria dotazione spaziale, tende a prevalere sull'altro, spesso in ragione del pp. 37-40; M. Meiss, French Painting in the Time of Jean de Berry, III, The Limbourgs and Their Contemporaries, 2 t., London-New York ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] arte deve rigidamente seguire.
In effetti egli tende a costruire una vera e propria filosofia della III, Monasterii 1923, pp. 39, 114 n. 9; R. Devreesse, La chaine sur les Psaumes de D. B., in Revue biblique, XXXIII (1 924), pp. 65-81, 489-52 1; G ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] (si veda per es. il fonte battesimale di Saint-Barthélemy a Liegi di Renier de Huy del 1107-1118; Squilbeck, 1966-1967, fig. 20), che illustra le esigenze narrative e spaziali, ma che tende a stabilizzarsi sulla triade angelica, con riferimento ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] aveva combattuto e vinto contro Federico II. "Con lui ‒ scriverà Salimbene de Adam ‒ sarà finito anche l'impero, e se pure avrà successori , in genere, della sua politica. Di solito, si tende a dare della costanza di questo impegno una spiegazione di ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] comunicare con gli esseri umani (v. esorcismo). Secondo L. de Heusch (1971), ogni fenomeno di possessione comporta parallelamente un anche le teorie di tipo psicoanalitico, le quali tendono a ricondurre i fenomeni estatici a forme di regressione ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] il volgo calunniatore; la vena moralistica del C. tende a porgere di sé l'immagine del poeta perseguitato Ist. veneto di sc., lett. e arti, LXII (1902) pp. 91-145; F. F. De Daugnon, Gli Italiani in Polonia, II, Crema 1907, pp. 238, 267 s., 297; R. ...
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Culto
Enrico Comba
Il termine deriva dal latino cultus (participio passato di colere, "coltivare"), il cui primo significato è "coltivazione, cura", e poi "addestramento, educazione, cultura", "venerazione, [...] Anche in questo caso, la specifica gestualità tende a separare i comportamenti inerenti alle occasioni Smithsonian Institution Press, 1982.
é. durkheim, Les formes élémentaires de la vie religieuse. Le système totémique en Australie, Paris, Alcan ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...